Valentina in carcere, il papà di Mattia: "Non è una donna, è satana" VIDEO
8 ore di udienza e arringhe in tribunale più due ore di camera di consiglio: alle 9 di mercoledì sera alla fine è arrivata la sentenza di condanna della Corte di Assise di Padova: 24 anni per la 32enne Valentina Boscaro che la sera del 25 settembre del 2022 accoltellò dritto al cuore il suo fidanzato 30enne Mattia Caruso. Forti commozione e tensione in tribunale, a partire dai familiari di Mattia per i quali il tribunale ha stabilito un risarcimento di 800 mila euro, mamma e papà della vittima che hanno accolto in maniera opposta la sentenza: “Giustizia è stata fatta” ha detto alla fine la mamma della vittima, mentre il padre, riferito a Valentina: “Non è una donna, è satana. Ha vinto lei”.
Il pubblico ministero Valeria Sanzari aveva chiesto l’ergastolo per omicidio volontario, aggravato dal rapporto affettivo e anche da quegli iniziali tentativi di depistaggio delle indagini che Valentina aveva da subito messo in piedi.
La notte del 25 settembre 2022, usciti da un locale delle Terme, mentre percorrevano in auto via dei Colli, ad Abano, al culmine di una lite Valentina prese dal vano porta oggetti un coltello del fidanzato 31 enne Mattia Caruso e glielo conficcò nel cuore. Il ragazzo accostò, fu soccorso da un automobilista in una pozza di sangue sulla strada e morì poco dopo, bisbigliando però al soccorritore il nome di Valentina. Valentina che gli rimise il coltello in tasca come se niente fosse. Che non chiamò i soccorsi. Che per qualche giorno cercò di depistare le indagini parlando di un litigio del fidanzato con un altro ragazzo e che solo al secondo interrogatorio di fronte ai carabinieri crollò e confessò.
Valentina che, come ha sottolineato l’accusa, non avrebbe mai dimostrato il minimo rimorso per quanto fatto. Valentina – ha detto la pubblica accusa – che “con le sue bugie fuori e dentro dell’aula ha dimostrato fredda crudeltà e l’assenza di un reale pentimento”.
Il collegio ha mitigato la richiesta all’ergastolo abbassando la pena a 24 anni, ma ha accolto la richiesta della custodia cautelare in carcere.
Essendo mamma di una bimba di pochi anni avuta da una precedente relazione pur affidata al padre, Valentina aveva fin qui scontato gli arresti domiciliari con l’obbligo di braccialetto elettronico. Ma da ieri sera, subito dopo il pronunciamento per lei è scattato il trasferimento diretto in carcere.