Sognavamo tutti il lieto fine per Angelo, al secolo Lorenzo Gambini, il 65enne dai dolcissimi occhi azzurri costretto a vivere in un camper e a muoversi con l’aiuto della sedia a rotelle per via di un’ernia che non gli dà tregua, per la quale dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico. 

Doveva attendere il 7 settembre per presentare domanda per una casa popolare ma arrampicandosi per salire sul suo mezzo è accidentalmente caduto fratturandosi due costole, incidente che lo ha costretto al ricovero in chirurgia in ospedale a Padova. A prendersi cura di lui in quest’ultimo periodo sono stati i Carabinieri, i suoi “angeli custodi”, diventati la sua seconda famiglia da quando, due mesi fa, ha sistemato il suo camper a pochi metri dal comando di via Rismondo. 

Nelle ore più calde i militari dell’Arma lo hanno ospitato nella sala d’attesa con aria condizionata della loro sede e, tutt’intorno, è scattata la solidarietà anche dei baristi e dei residenti della zona che si sono affezionati a lui come si fa con un nonno dagli occhi buoni, che ha tanto lavorato nella sua vita, facendo il bracciante agricolo, spendendosi per la famiglia e per il prossimo e che ora sogna di potersi sistemare in un alloggio. Anche piccolo. Due stanze, un po’ di calore, per vivere con la dignità che un uomo come lui, ex bracciante agricolo, grande lavoratore, si merita. Dopo le dimissioni dall’ospedale ha trovato per il momento accoglienza all’asilo notturno di via del Torresino. In attesa della domanda al comune e della risposta che potrebbe però metterci mesi ad arrivare, visto che le graduatorie sono sempre lunghe e complicate, sarebbe bellissimo che chi ha anche solo una stanza libera gliela offrisse. Con tutto l’affetto e l’animo benevolo del mondo. Lo stesso che i Carabinieri, spontaneamente, gli stanno dimostrando tenendolo sotto la loro ala protettrice. 

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