Passandoci con il sole, sembra il day after, il giorno dopo la furia della Natura che ha lasciato i segni del suo passaggio.

Danni come durante un bombardamento. Alberi caduti, scuole danneggiate, palestre inagibili, case mitragliate. Il comune più colpito dalla tempesta di grandine è Vigodarzere da cui l’amministrazione comunale chiede il risarcimento danni da calamità naturali alla Regione che estende la richiesta di stato di emergenza al governo centrale.

E’ stremato l’assessore Moreno Boschello che con la Protezione civile è fuori da ieri sera, di sopralluogo in sopralluogo, di chiamata in chiamata. 

Gli alberi del parco Villa Giusto hanno impedito l’accesso anche alla sede e ai mezzi della Polizia Locale, i chicchi di grandine grandi come arance non hanno risparmiato le auto dei vigili. Sono almeno 50 le auto con parabrezza e lunotti distrutti. Otto le strade liberate da alberi caduti. Uno a Tavo in via Cavino finito sopra un palo Enel e Telecom. 

Le fronde dell’argine del Brenta hanno ricoperto la ciclopedonale vicino alla Certosa. 

Ma l’immagine più d’impatto è quella della copertura in guaina volata via con il vento e del controsoffitto crollato sulla sala pesi della palestra Vela Fitness a causa del peso di grandine e acqua.

Alla palestra Il Delfino protagonisti invece vetri e giardino: distrutti. Edifici privati e pubblici: l’assessore Boschello è già in ansia per la corsa contro il tempo per sistemare le scuole danneggiate in tempo per la riapertura di settembre

La tempesta è arrivata da Treviso e ha colpito tutta l’area a nord del paese, non risparmiando neanche Limena, anche qui le case hanno i muri bucherellati dalla grandine. Pauroso restare dentro e sentire la mitraglia del maltempo e sperare che passi.