Sanità, Crisanti: "Borse di studio per gli specializzandi non medici". Ecco di cosa si tratta
Il professor Andrea Crisanti, da 8 mesi senatore tra le fila del PD, ha presentato un nuovo di segno di legge che prevede delle borse di studio per gli specializzandi non medici. Si tratta di circa 2.500 tra microbiologi, genetisti, farmacisti che ogni anno sono inseriti nei turni delle strutture del Servizio sanitario nazionale, ma lavorano gratuitamente perché non hanno diritto a una borsa di studio. “C'è un'intollerabile disparità fra specializzandi laureati nelle materie di area non medica, come veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici e psicologi, e i loro colleghi medici - spiega Crisanti al ‘mattino di Padova' - pur essendo i due percorsi formativi equiparati per legge, con lo stesso monte ore da svolgere come tirocinio nei nostri ospedali, infatti, gli specializzandi di area non medica non si vedono riconosciuta una borsa di studio e quindi non vengono pagati. Una situazione che va avanti decenni e resa ancor più intollerabile con la pandemia. Se si pensa che sono proprio questi specializzandi ad aver analizzato giorno e notte centinaia di migliaia di tamponi, capirete che non è contemplabile che lavorino gratis”.
L'obiettivo è riconoscere anche a questi professionisti uno stipendio: “Abbiamo coinvolto la maggioranza e quindi adesso verrà ritirato il disegno di legge e ripresentato con le modifiche apportate grazie anche al loro lavoro - aggiunge Crisanti -. Credo che così bisogna fare: ci si deve impegnare per risolvere i problemi, a prescindere dalla differenza di visioni con l'attuale maggioranza. Il nostro compito è quello di chi rappresenta gli italiani, di cambiargli la vita in meglio e quindi di raggiungere degli obiettivi insieme, non di metterci a litigare senza pensare ai risultati”.