Cantiere Appiani, la Procura apre un'indagine per il masso caduto sull'auto VIDEO
Cantiere Appiani, nuova grana. Per l’area dove oggi i lavori sono sospesi da oltre un mese per il ritrovamento di amianto, arriva la notizia dell’apertura di un’indagine da parte della Procura per il calcinaccio finito su di un’auto in corsa durante i lavori di abbattimento della gradinata Est. Per ora, si tratta di un fascicolo contro ignoti: al suo interno ci sono la relazione firmata dai tecnici dello Spisal e il verbale di intervento della Polizia Locale. Nel mirino della Procura l’organizzazione del cantiere da parte della ditta che aveva vinto l’appalto.
L’INCIDENTE DURANTE I LAVORI Era il 28 marzo scorso, poco dopo l’ora di pranzo. All’Appiani erano in corso i lavori di demolizione della terza campata della parte superiore della tribuna est. Una donna si trovava alla guida della sua utilitaria, in via Marghera: stava accompagnando dal fisioterapista la figlia 15enne, seduta al suo fianco: improvvisamente, nel tratto dove la strada costeggia l’incrocio tra quella che era la curva sud e la gradinata dell’Appiani, è volato un pesante calcinaccio finito sopra l’autovettura in transito. Colpa dell’effetto altalena, è stato spiegato: nei lavori di demolizione un pezzo di muratura è rimasto sospeso e con le oscillazioni si è staccato, prendendo una traiettoria che lo ha portato al di là delle recinzioni. Fortuna ha voluto che il masso di circa 30 chili sia finito sul montante dell’utilitaria, rompendo solo parzialmente il vetro anteriore. Questione di centimetri.
Poteva essere una tragedia: per la madre, e la figlia, fortunatamente, solo tanta paura e le cure del pronto soccorso per le schegge del vetro rotto nella parte superiore. La Procura ora vuole capire eventuali responsabilità: tra ditta e Comune c’era l’accordo di chiudere al traffico (di veicoli e di pedoni) il tratto interessato di via Marghera durante l’esecuzione dei lavori nella parte terminale della gradinata. Accordo non rispettato, pare, come sottolineato nei giorni seguenti da Palazzo Moroni (QUI le dichiarazioni del vicesindaco Micalizzi).