Cronaca di Redazione , 27/04/2023 7:29

Consiglio degli Studenti dell’Università di Padova, Emma Ruzzon è stata rieletta Presidente

Emma Ruzzon
Emma Ruzzon

Il 26 aprile il Consiglio degli Studenti di nuova composizione si è riunito al Bo per rinnovare la Presidenza dell’organo, la carica di rappresentanza studentesca più alta dell’Ateneo. Con la maggioranza assoluta è stata rieletta Emma Ruzzon, attualmente in carica anche come Senatrice Accademica dell’ateneo. Emma Ruzzon salì alla ribalta nazionale quando nel suo discorso all’inaugurazione dell’801° Anno Accademico, denunciò recenti suicidi di studenti: QUI l’intervista. 

Per l’UDU Padova è il terzo mandato consecutivo in cui detiene la maggioranza dell’organo, con 25 rappresentanti (su un totale di 43 seggi), diretta conseguenza dei risultati elettorali ottenuti a dicembre 2022 e del costante impegno nella rappresentanza a qualsiasi livello.

“Questa riconferma ci pone di fronte a grandi responsabilità, facendo emergere chiaramente la volontà di continuare lungo un percorso molto definito. Il Consiglio degli Studenti non può e non deve essere visto solo come un organo istituzionale, è fondamentale, infatti, evidenziare anche il suo ruolo fortemente politico. Vogliamo incidere sul dibattito pubblico, raccontando quali sono le difficoltà degli studenti a Padova, aprendoci alla cittadinanza e al territorio. Continua, anche in questo senso, il nostro mandato per costruire una presidenza che parli agli studenti, che sia in grado di raccogliere tutte le istanze e che le restituisca con coraggio all’Università e alla cittadinanza.” dichiara Emma Ruzzon e continua “Gli studenti dell’Università di Padova, ma anche di tutta Italia, stanno attraversando un periodo complesso che vede ancora forti i danni causati dalla pandemia. Ad ora rimangono molto gravi le carenze in tema di diritto allo studio, dalla situazione delle borse di studio fino all’emergenza abitativa. Come studenti dovremo farci forza collettivamente per farci ascoltare da una politica che continua a girarsi dall’altra parte e a ignorare il tema del benessere psicologico, così come continua ad ignorare quello della crisi climatica. Il lavoro per rendere l’università aperta ed inclusiva è ancora molto, ma agendo insieme lo affronteremo un passo alla volta.”