Forestali precari, la Corte d'Appello condanna la Regione del Veneto
La Corte d'Appello di Venezia ha condannato la Regione del Veneto a risarcire 11 operai forestali per abuso di precariato per un importo complessivo che supera i 180 mila euro. Lo rende noto oggi la Confederazione Unitaria di Base del Veneto, che ha promosso il ricorso davanti al Giudice del Lavoro con l'avvocato Francesco Brunello del foro di Padova, contestando l'illiceità dei contratti di assunzione dei forestali veneti, identificati come stagionali.
"Gli stagionali forestali dipendenti della Regione - commenta la Cub - lavoravano fino a 165 giornate l'anno, rendendoli ostaggi di una serie potenzialmente illimitata di contratti a tempo determinato senza mai avere la certezza di un lavoro stabile e tutelato. Alcuni dei ricorrenti venivano assunti con contratti precari da oltre 15 anni. All'indomani della presentazione del nostro ricorso, la Regione del Veneto ha ceduto i servizi di prevenzione idraulico forestale all'ente regionale Veneto Agricoltura. La richiesta che presenteremo ora in Regione del Veneto e ad Avisp Veneto Agricoltura è che tutti i lavoratori precari dei servizi forestali regionali siano assunti a tempo indeterminato. In dirittura di arrivo nelle prossime settimane c'è anche la sentenza della UE che condanna l'Italia per "ricorso abusivo a una successione di contratti a termine" proprio sulla questione dei forestali regionali assunti come stagionali aprendo così un varco che agli enti pubblici può costare milioni di euro in termini di risarcimento del danno".