“Risolvere il nodo dei crediti”, arrivati ormai a 110 miliardi, e “mettere in sicurezza i conti pubblici”. E’ per questa ragione che il Governo con l’ultimo Decreto Legge ha dato il via alla maxi-stretta sul Superbonus. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato che si tratta di una misura necessaria in quanto la cessione dei crediti era ormai fuori controllo.
La notizia ha lasciato increduli imprenditori e le associazioni di categoria che sono già sul piede di guerra. Con lo stop totale allo sconto in fattura e alla cessione del credito per i nuovi interventi edilizi (non quelli già avviati) resta solo la strada della detrazione d’imposta. Questo significa che chi vorrà ristrutturare casa dovrà anticipare i soldi e recuperarli con le detrazioni nella dichiarazione dei redditi.

La decisione del Governo metterà in crisi più di 11.800 imprese padovane che danno lavoro a oltre 24mila addetti.
Parlando di numeri nel padovano erano in programma 1.214.000.000 investiti fino al 31 gennaio 2023 per un giro di affari del valore di 2.276.000.000. Dalle ultime stime dell’Ufficio studi di Confartigianato del Veneto, risultano 265.000.000 i crediti “in pancia” a migliaia di imprese.

Il Superbonus è passato dall’essere volano per la ripartenza, a tsunami con il rischio che il settore edilizio possa tornare in crisi con la perdita di migliaia di posti di lavoro. Tutti i dettagli nel servizio allegato.