Prostituzione e sfruttamento: 7 persone denunciate e sigilli a due 'centri benessere' VIDEO
Il continuo via vai di uomini ha insospettito la Guardia di Finanza di Padova, intervenuta in due centri massaggi gestiti da altrettante donne cinesi. Dalle perquisizione è stato subito palese che in quei locali, in due comuni diversi della provincia di Padova, non erano semplici massaggi le prestazioni offerte da giovani donne ma prestazioni sessuali a pagamento.
E’ emerso pure che le ragazze erano obbligate a lavorare, neanche a dirlo in nero, per l’intera giornata e a consegnare le somme incassate alle titolari delle attività trovate in condizioni di degrado, tra carenze igieniche ed impianti non a norma. Al momento dei controlli le Fiamme Gialle hanno trovato cinque donne, tra queste le due titolari: le prime denunciate per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio italiano, le seconde per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento del lavoro e della prostituzione. Ma altre due denunce sono scattate nei confronti delle formali intestatarie delle ditte individuali che ovviamente evadevano in toto il fisco.
Nell’intervento sono stati coinvolti dipendenti dell’ULSS 6 e a operatori specializzati anti-tratta della Regione Veneto.
Per richiamare i clienti venivano pubblicati online annunci su siti di incontri per adulti, corredati di foto di giovani ragazze con espliciti riferimenti alle prestazioni sessuali offerte e, soprattutto, i clienti recensivano le prestazioni, commentando le prestazioni a pagamento svolte all’interno dei fantomatici centri benessere.
I due immobili sono stati posti sotto sequestro.