Cronaca di Redazione , 03/11/2022 6:30

Giulia Galtarossa, la padovana che fa tremare il mondo della ginnastica ritmica

Giulia Galtarossa
Giulia Galtarossa

Ha provocato un terremoto l’intervista della ginnasta padovana, Giulia Galtarossa, al quotidiano La Repubblica. L’ex campionessa mondiale di ritmica, ora 31enne, ha raccontato al quotidiano la sua versione riguardo a presunti maltrattamenti ricevuti. A 10 anni dal ritiro, ha detto, in merito ai presunti trattamenti all’accademia di Desio, di aver ricevuto un biglietto con scritto: “Abbiamo un maialino in squadra”. L’atleta sarebbe stata fatta sfilare di fronte alle compagne di squadra con “l’intento di far vedere quanto fosse grande il mio sedere”. Prima della Galtarossa, a raccontare i presunti comportamenti degli allenatori nell’accademia di Desio sono state altre due atlete: Nina Corradini e Anna Basta. “Se mi chiedessero di riconsegnare le medaglie vinte nella ritmica per riavere la felicità non avrei dubbi: direi di sì. L’esperienza all’Accademia di Desio mi ha rovinato la vita”, ha raccontato Giulia a Repubblica. “Sono arrivata a pesarmi anche 4 volte al giorno: era diventato un problema anche bere mezzo litro d’acqua dopo ore di allenamento”. “Mi hanno fatto il lavaggio del cervello, per tanto tempo ho pensato fosse colpa mia e credevo davvero di essere grassa e brutta. L’unica mia colpa invece è essere rimasta in silenzio fino a oggi”, ha detto. 

 

LA RISPOSTA DEL MINISTRO.  “La dimensione del fenomeno sportivo è importante, ma deve essere chiaro che basta un caso per avere la stessa attenzione di centomila. Le medaglie sono un fattore di orgoglio nazionale, ma non ci sarà mai una medaglia che coprirà comportamenti non adeguati. Siamo praticanti di valori, non predicatori”.

Lo ha detto Andrea Abodi, Ministro dello Sport e dei Giovani, dopo l’incontro di questa mattina con il presidente del Coni Giovanni Malagò e il n.1 della Fgi, Gherardo Tecchi per affrontare il tema delle denunce presentate nei giorni scorsi da alcune atlete della ritmica. “C’è un tribunale ordinario a Brescia e uno federale prontamente sollecitati – ha aggiunto poi il Ministro Abodi – C’è una segnalazione e c’è un calendario certo. Quello che emerge andrà valutato, di sicuro il confine tra il rigore e lo sconfinamento è una linea sottile. L’allenamento della ginnastica presuppone una preparazione fisica di un certo tipo. Ma le cose bisogna dirle agli atleti nel modo giusto, altrimenti si va oltre”.