Cronaca di Redazione , 15/10/2022 5:58

Ruba soldi alla capotreno e poi aggredisce i poliziotti: è servito il taser per arrestarlo

La Polfer in stazione
La Polfer in stazione

Ha scatenato il caos in un vagone di un treno, poi un parapiglia prima negli uffici della Polizia Ferroviaria e poi anche in Questura. Un trentenne di origine polacche, già condannato per rapina con sentenza passata in giudicato, è stato arrestato per furto aggravato in flagranza e resistenza a pubblico ufficiale

Nella mattinata di giovedì 13 ottobre la Polizia Ferroviaria di Padova ha sollecitato l’intervento della Polfer di Venezia per la presenza di un soggetto aggressivo all’interno di un treno. La prima segnalazione era arrivata dalla capotreno, che cercava aiuto perché un giovane, alla richiesta di esibizione del titolo di viaggio di cui era privo, è diventato aggressivo e molesto nei suoi confronti e verso gli altri viaggiatori. Nel caos generato, l’uomo, ancora all’interno dello scompartimento della capotreno, è stato sorpreso a prelevare alcune banconote direttamente dal portafoglio della donna. Il viaggiatore irregolare è stato poi condotto negli Uffici della Polizia Ferroviaria dove ha iniziato ad offendere i poliziotti, manifestando un atteggiamento sempre più aggressivo: prima con provocazioni e successivamente con spinte, calci e pugni verso gli operatori. A questo punto, il trentenne è stato accompagnato in Questura dove non ha mostrato l’intento di calmarsi.

L’uomo si è infatti opposto alle procedure di identificazione continuando ad inveire contro i poliziotti arrivando a sollevare una parte di un mobile con il dispositivo per acquisire le impronte con l’intento di scagliarlo contro gli agenti. Visto l’atteggiamento violento del soggetto, un operatore ha utilizzato la pistola ad impulsi elettrici Taser con l’intento di scongiurare ulteriori aggressioni. Quindi l’arresto per furto aggravato in flagranza e resistenza a pubblico ufficiale.