Cronaca di Redazione , 13/09/2022 11:22

Elezioni, Zaia: Campagna elettorale atipica per tempi e stagionalità

Luca Zaia
Luca Zaia

“Siamo davanti a una campagna elettorale atipica per tempistica, stagionalità, per come si è generata, anche per il contesto socio-economico-politico a livello nazionale e internazionale. Questa campagna opera all’interno di una congiuntura negativa astrale tra le peggiori della storia“. 
Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha commentato così il momento elettorale che si sta sviluppando: “Se dovessimo parlare di “cigno nero” (il riferimento è al libro di Nicholas Taleb, ndr), ne abbiamo avuti un paio di cigni in questi due anni. È definito l’evento non pianificato, improvviso, che cambia la storia”. 

Dopo aver analizzato il voto, Zaia è passato all’attualità: “Covid, guerra, costo delle materie prime, energia, gas le famiglie avranno un maggior costo per l’energia di almeno 2500 euro anno, impensabile che una famiglia monoreddito possa sobbarcarsi due mesi da accantonare per maggiori spese. È fondamentale che si provveda subito, già da questo governo, è auspicabile un intervento poderoso, trovare i – si dice – 30miliardi”. 
Il presidente non dimentica però i giovani e la sanità: “Questo tema ha tacitato altre discussioni, ovvio che i giovani sono un tema importante. Pesano poco elettoralmente, perché sono la fascia di età meno presente nella popolazione, ma se vogliamo disegnare il futuro del paese bisogna farlo su misura dei giovani. Stiamo vivendo un’emergenza covid che ha lasciato segni fondamentali affinché il modello sanitario abbia evoluzione. Si pensi all’intelligenza artificiale, alle nuove tecnologie, medicina”.

MELONI IN VENETO “Dopo aver visto piazza Ferretto (a Mestre, ndr) gremita per la Meloni ho pensato che vinciamo le elezioni. Penso che ci sia una possibilità concreta che questa campagna elettorale si chiuda bene. Dopodiché ci sono i corsi e ricorsi storici, una piazza piena di veneti va rispettata, punto” ha detto Zaia. Proprio su questo tema si dice però cauto: “Bisogna attendere i risultati veri, ci vuole rispetto per i cittadini. Non si può arrivare a definire cosa accadrà dai sondaggi. Ricordo che io ho corso nel 2015 quando il Pd era dato al 42% e ho vinto col 65%. In politica si fa un errore grande, cioè “mettere a sistema il risultato”, solo concretamente avviene l’attribuzione di responsabilità e di fiducia. Poi ci si deve guadagnare la fiducia, staremo a vedere, ho visto alti, bassi, medi, ne ho viste di tutti i colori, non mi impressiono di certo”. 
Alle voci che dicono che Fratelli d’Italia possa chiedere una rivisitazione della composizione del Consiglio regionale, Zaia è determinato: “Non è oggetto di alcuna riflessione, anche perché nessuno mi ha chiesto nulla e poi forse perché sanno come ragiono”.

DRAGHI “Il suo futuro lo decide solo Draghi. Non so cosa farà, si sta formando una maggioranza che si intravede, dai sondaggi, ci potranno essere i numeri per governare in maniera solida, ma questa sarà un’assunzione di responsabilità immane” ha detto presidente del Veneto nel definire se Mario Draghi potrà esser ancora presidente del Consiglio. 
Sposta quindi il dibattito sull’importanza di trovare soluzioni: “Finita la campagna elettorale ci sono i problemi da risolvere e vanno risolti. Non so quali siano i progetti di vita di Draghi, ricordo solo che avevamo sostenuto al momento tale che eravamo al governo. Poi una componente ha posto la fiducia e non si è presentata a votare il Dl-aiuti da 15miliardi, che abbiamo votato”. 
Dai sondaggi, la lega è in ribasso: “Bisogna prima vedere i numeri, non fare discussioni. È come chiedere a Letta cosa fare il giorno dopo le elezioni. Bisogna vedere i numeri, fare un po’ come lo psicologo che dice di vivere il momento presente, avere pazienza. Cercheremo di vedere i risultati, anche in maniera rispettosa per i cittadini. Non è corretto che si pensi a chi vincerà e perderà, mi preoccupo che chi vincerà dovrà risolvere i problemi, non cosa da poco. Ci sono già tanti commissari tecnici della nazionale…”.