Cronaca di Redazione , 29/08/2022 6:22

Sanità in lutto. E' morto il luminare della Neurochirurgia Alessandro Carteri

Alessandro Carteri
Alessandro Carteri

Un infarto ha stroncato la vita, a 89 anni, del professor Alessandro Carteri. Non solo professore ordinario all’Università di Padova, ma è stato un vero luminare nell'ambito della Neurochirurgia e primo fondatore del reparto all'ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Stimato a livello nazionale e non solo dopo il pensionamento ha continuato a svolgere attività di consulenza nel reparto dell’ospedale di Treviso da lui prima diretto.
Nel 2017 è stato fregiato con la quarta Medaglia d’oro al Merito. 
Per 25 anni ha svolto la propria attività come docente all'Università di Padova, prima come assistente universitario poi come professore associato dirigendo per due anni l’Istituto di Neurochirurgia e la Scuola di Specialità. Ha lasciato la cattedra solo a 71 anni. 

Il funerale del professor Carteri verrà celebrato nella chiesa di San Nicolò giovedì 1 settembre alle ore 10. Il feretro a margine delle esequie sarà accolto nel Cortile Antico del Bo per la tradizionale cerimonia dell’alzabara, l’omaggio degli accademici ai docenti dell’Università di Padova.

IL CORDOGLIO DI LUCA ZAIA “La sanità veneta dice addio, con dolore e riconoscenza, a uno dei grandi pionieri della neurochirurgia. Con il Professor Carteri se n’é andato un valentissimo docente universitario, ma anche colui che fondò la neurochirurgia all’ospedale di Treviso, oggi uno dei reparti all’avanguardia nell’ambito delle alte specialità nel Veneto”. Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, rende omaggio alla figura del professor Alessandro Carteri, spentosi dopo una vita dedicata ad una delle branche più complesse della chirurgia. “La sua straordinaria carriera parla da sola – prosegue il Governatore – caratterizzata da un doppio impegno accademico e ospedaliero, che ne ha fatto uno dei fari della neurochirurgia italiana e non solo. Per la sua carriera – conclude il Governatore – Carteri ha ricevuto numerosi e meritati premi. A lui va un’infinita riconoscenza. Rivolgo il mio più profondo cordoglio alla famiglia, e agli amici che lo hanno conosciuto e apprezzato”.