In reparto e nelle associazioni, dall'Ail - la cui sezione veneta venne fondata proprio da Luigi Zanesco - così come la fondazione Città della Speranza. 

“Non curava solo la malattia ma i bambini”, così lo ricorda Giorgio Perilongo, direttore del dipartimento di Salute della Donna e del bambino. “Era al fianco dei genitori, anche a chi come me è toccato di perdere il figlio, con lui sapevamo di aver fatto tutto il possibile, nel posto giusto”, ha aggiunto Andrea Camporese presidente della fondazione Città della Speranza.

Le loro sono solo alcune delle tante voci intervenute in mattinata per l'ultimo saluto al medico morto sabato a 87 anni che nel 1982 fondò Oncoematologia all'ospedale di Padova.