All'Ospedale di Piove di Sacco il giubbotto 'salva-cuore' che si indossa e fa da defibrillatore
Un defibrillatore "indossabile" da portare sotto la camicia, pronto ad attivarsi in caso di necessità: lo sta utilizzando in questi giorni un paziente dell’ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco. "Per il territorio della Saccisica si tratta di una novità assoluta - spiega il dottor Domenico Marchese, direttore dell’Unita' operativa complessa di Cardiologia –: in questo periodo delicato, questo sofisticato "indumento" evita una lunga degenza negli ospedali purtroppo ancora alle prese con il Covid-19".
Protagonista è un uomo di 53 anni "affetto da cardiopatia ischemica, illustra la dott.ssa Eleonora Secco - che, nonostante l’intervento di angioplastica, ha sperimentato aritmie ventricolari maligne durante il ricovero”.
"In situazioni come questa - afferma il dott. Livio Malesani, responsabile dell' Unità operativa semplice di Emodinamica - il nostro paziente avrebbe dovuto aspettare almeno 40 giorni, come da linee guida internazionali, prima di poter essere messo in sicurezza con un defibrillatore definitivo, ma al tempo stesso era fondamentale trovare un modo per proteggerlo dal rischio di morte improvvisa”.
Si è optato quindi per una nuova soluzione: il defibrillatore indossabile “LifeVest” che, diversamente da un defibrillatore cardiaco impiantabile definitivo, è indossato dal come una canotta e non impiantato nel torace. “Questo tipo di tecnologia - argomenta il dott. Leonardo Marinaccio, aritmologo clinico e interventista - ci consente di mettere immediatamente in sicurezza il paziente e di avere il tempo necessario per valutare il rischio di aritmia a lungo termine, prima di procedere all’eventuale impianto di un defibrillatore definitivo; nei casi in cui il rischio aritmico sia reversibile, infatti, si evita al paziente un intervento chirurgico inutile e, al sistema sanitario, uno spreco di risorse, riducendo tra l’altro notevolmente i tempi di degenza in ospedale”.
I defibrillatori indossabili sono dispositivi comodi da portare, non implicano alcuna operazione chirurgica invasiva e sono facili da rimuovere una volta che il rischio aritmico viene meno. Come funzionano? Una cintura di elettrodi montata su un corpetto che si indossa sotto i vestiti è in grado di riconoscere aritmie potenzialmente pericolose e, nel caso sia necessario, di erogare uno shock di defibrillazione per ripristinare il normale ritmo cardiaco. Il sistema, controllato da remoto, permette dunque ai medici di monitorare il paziente a distanza. Quando il dispositivo viene consegnato all'assistito, questo viene correttamente addestrato al suo utilizzo. Nel caso si verificasse una situazione di emergenza il dispositivo eroga una serie di allarmi vocali, sonori e vibrazionali che permettono al paziente di comprendere cosa sta accadendo: se è in corso un’aritmia pericolosa per la vita e il paziente perde coscienza, il dispositivo è in grado di erogare uno shock di defibrillazione automaticamente senza l’intervento degli astanti.
Grazie a questo sofisticato strumento salvavita il paziente è tornato a casa fra i suoi cari a fare una vita normale, in tutta sicurezza.