Don Luca, prete dell'accoglienza, in 4 giorni si laurea e diventa sommelier
Chi gli sta accanto ancora si chiede come faccia. E non è per piaggeria, ma per dovuta riconoscenza. Don Luca Favarin, prete dell’accoglienza, noto alle cronache locali e nazionali ormai da molti anni, creatore di numerose realtà solidali del territorio (una su tutte la cooperativa percorso vita), ha realizzato due sogni in pochi giorni: il 30 aprile è diventato sommelier dopo un rigido e difficile esame a Venezia (Don Luca ha ottenuto 88/100 ed è stato il migliore della sua classe), il 4 maggio, invece, si è laureato a Roma Unicusano in Scienze dell’Educazione e Formazione, indirizzo Socio psicopedagogico, con una tesi su “Inclusione: archetipo educativo in un mondo discriminante”, ottenendo il punteggio di 106 su 110, e il massimo del punteggio nella tesi, ovvero 7 punti. “Una tesi che vuole dimostrare come l’animo umano possa essere tendenzialmente discriminante e come la società, invece, sia inclusiva”, ha raccontato Don Luca a Telenuovo. Il prete dell’accoglienza ha festeggiato il doppio traguardo a Roma, assieme a due amici, pronto già domani a ripartire per nuove ‘imprese’: la prossima sarà la gestione del bar del museo degli Eremitani, legata sempre al mondo dell’accoglienza. Dottore e sommelier, oltre che in prima linea per accogliere i meno fortunati.