Cronaca di Redazione , 24/05/2022 8:26

Truffe sentimentali in rete, rubati almeno 400.000 euro. Due denunce VIDEO

Ad insospettire i Finanzieri del Comando Provinciale di Padova sono state ingenti somme di denaro provenienti da Paesi esteri, in arrivo su conti correnti riconducibili a due cittadini nigeriani, residenti in città, senza un’apparente giustificazione. 
Sono così scattati gli accertamenti valutari dei militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria, integrati con le informazioni dalle forze di polizia straniere, che hanno consentito di scoprire una ben organizzata truffa a danno di donne in Australia, Usa, Hong Kong, Germania, Polonia, Portogallo e Svizzera. Tali donne hanno spiegato di aver instaurato una relazione sentimentale online, tramite diversi siti di incontri e social network, con fantomatici uomini d’affari e professionisti, ricevendo, solo in un secondo momento, richieste di aiuti economici per simulate situazioni di necessità. Uno schema, riconducibile alle truffe sentimentali, con il truffatore che prenda di mira le vittime conosciute sui siti di incontri. Una volta adescata la persona da raggirare, spesso fragile, facendo leva sui suoi sentimenti, il malfattore richiede con sempre maggiore frequenza prestiti o aiuti economici: una volta per pagare biglietti aerei un’altra per sostenere spese mediche o, ancora, affrontare sopravvenute difficoltà finanziarie. 
Una volta sottratto il denaro, l’autore della truffa, calato dietro false identità e che opera da lontano, rigorosamente on-line, sparisce interrompendo i rapporti. In questo caso scoperto dalle fiamme gialle padovane, in appena due anni, il provento del reato transitato sui conti correnti di due cittadini nigeriani residenti a Padova ha superato i 400 mila euro. I due nigeriani, denunciati per riciclaggio dalla Procura, avevano messo in piedi un sistema anche per eludere i controlli, svuotando repentinamente i conti dove arrivavano le somme rubate, tramite prelevamenti, acquisti di criptovalute e ricariche su carte prepagate, ma ciò non è sfuggito agli investigatori. “È opportuno richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla pericolosità sociale di queste truffe – spiega in una nota la Guardia di Finanza -, sempre più frequenti e incentivate soprattutto dalla diffusione della tecnologia e dall’isolamento sperimentato con la pandemia. Il consiglio, dinanzi a qualunque sospetto, è quello di contattare immediatamente le forze dell’ordine”.

Gallery