Cronaca di Redazione , 17/03/2022 7:39

Daniel, giovane imprenditore che amava il calcio. La sua vita stroncata sul posto di lavoro

Daniel Bianchi
Daniel Bianchi

Una terribile scossa elettrica, un incidente sul lavoro, l’ennesimo. Daniel Bianchi è morto folgorato sul posto di lavoro mentre con il fratello stava potando un albero alto 10 metri. La tragedia si è consumata in un secondo. 

Daniel era un giovane imprenditore di Tombolo che con la famiglia, mamma papà e il fratello Cristian che lo ha visto morire davanti ai suoi occhi, viveva in via Barison, nella frazione di Onara. Da anni aveva un’attività in proprio, era specializzato nella coltivazione e produzione di frutti di bosco. Lavorava anche con il fratello per effettuare lavori di manutenzione.

Era innamorato del calcio, da tre anni vestiva la maglia del Carmenta Calcio. La società attraverso una nota ha parlato del giovane: “Una notizia improvvisa ci ha scossi ieri: il nostro difensore Daniel Bianchi ci ha lasciati in un tragico incidente. Ci uniamo all’immenso dolore dei tuoi cari e ti salutiamo con un senso di straziante impotenza che non ci fa trovare le parole da quanto è forte. Hai difeso con coraggio ed incomiabile impegno i nostri colori ed i tuoi compagni in questi ultimi 3 anni, diventando un punto di riferimento per tutto il gruppo. Grazie Daniel per tutto quello che hai dato, la società Acd Carmenta non ti dimenticherà mai”.
Daniel indossava la maglia numero 5. Giocava come difensore centrale.

Tutti lo ricordano come un ragazzo solare, vivace, di compagnia e disponibile. 

Antonella Argenti, sindaco di Villa del Conte dove il giovane era molto conosciuto, lo ha ricordato così: “Buon viaggio Daniel. Ha perso la vita in un incidente sul lavoro, un giovanissimo ragazzo della nostra comunità. Fu anche Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi nell’anno scolastico 2007/2008. Il dolore è più forte di qualsiasi parola. Vola alto Daniel, proteggi i tuoi cari e veglia sulla nostra comunità che ti ha visto crescere. Cordoglio e vicinanza a mamma Ornella, al papà e ai fratelli Cristian e Manuel. Preghiamo insieme”.

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