Seminario Minore: l'arrivo dei 63 orfani scappati dall'Ucraina VIDEO
Sono 63 i ragazzi ucraini, dai 7 ai 17 anni, arrivati poco prima delle 11.30 al Seminario Minore di Rubano dall’Ucraina. Con loro anche due donne. Ad attenderli i volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa e gli alpini. Annunciati anche il vescovo di Padova monsignor Claudio Cipolla e il nuovo rettore del seminario minore don Raffaele Gobbi. Presente anche il Sindaco Sabrina Doni.
A questo proposito la Diocesi comunica quanto segue: “Al momento si ferma la raccolta di vestiario e altri materiali. Quanto arrivato è più che sufficiente. Si ringrazia quanti si sono resi disponibili come volontari e per altri servizi e verranno contattati in base alle necessità. Chi desidera può contribuire all’EMERGENZA UCRAINA con donazioni attraverso i canali della Caritas diocesana:
· attraverso bonifico bancario (intestato a Caritas – Diocesi di Padova) presso: Banca Etica filiale di Padova – IBAN: IT58 H050 1812 1010 0001 1004 009. Causale EMERGENZA UCRAINA.
· tramite bollettino postale sul conto n° 102 923 57 (intestato a Caritas diocesana di Padova). Causale EMERGENZA UCRAINA“.
Al Seminario Minore è tutto pronto da ieri per accogliere gli orfani ucraini in arrivo in Italia da due orfanotrofi di Leopoli. I piccoli sono ospiti della Diocesi di Padova che negli ultimi giorni ha attivato una catena di solidarietà per raccogliere vestiti, biancheria e giochi. Nel giro di poche ore il seminario di Rubano è stato letteralmente “preso d’assalto” da cittadini che hanno messo a disposizione molto più del necessario, tanto che ieri la stessa Diocesi ha dovuto chiedere uno stop.
I minori sono arrivati a Padova attraverso il contatto con una onlus di Teolo, “L’isola che non c’è” associazione che dal 1999 si occupa di accoglienza ai bambini orfani ucraini e che è presieduta da Paolo Giurisato. All’arrivo dei bambini stranieri a Padova ha collaborato la dottoressa Stefania Barbieri, referente sanitario dell’associazione, il vescovo Claudio si è fatto portavoce per chiedere alla Croce Rossa italiana e veneta e all’Ambasciata e al Consolato d’Italia a Varsavia di favorire il transito in territorio polacco dei minori.
Gli orfani rimarranno nel padovano per tutto il tempo necessario.