Cronaca di Redazione , 07/02/2022 8:59

Cura delle aritmie cardiache, all'ospedale di Piove di Sacco con la tecnologia 'Raggi zero'

Equipe di cardiologia ospedale di Piove di Sacco
Equipe di cardiologia ospedale di Piove di Sacco

"Questioni di cuore": la rivoluzione tecnologica dell’Ospedale di Piove di Sacco è in continua evoluzione. Iniziata un anno fa con l’arrivo di una apparecchiatura di ultimissima generazione, in grado di dimezzare l’utilizzo dei Raggi X durante gli interventi di pacemaker e presente solo in pochi centri italiani, si è completata qualche giorno fa con l’arrivo di un sistema ultratecnolgico che permette di trattare le aritmie con tecnica chiamata “Raggi Zero” che riduce quasi a zero l’impiego delle radiazioni.

Il nuovo sistema è stato inaugurato dal dottor Leonardo Marinaccio, aritmologo clinico e interventista, e dalla sua equipe nell’Unità operativa complessa di Cardiologia diretta dal prof. Domenico Marchese (Direttore di dipartimento area medica) su un paziente di 80 anni affetto da una grave forma di cardiopatia evolutiva e che necessitava di un delicato intervento di impianto di pacemaker per la “Stimolazione fisiologica”.

Si tratta di un intervento innovativo che permette di identificare e stimolare con estrema precisione un microscopico fascio di cellule nervose (delle dimensioni di pochi millimetri) presente all’interno del cuore ripristinando una attivazione elettrica fisiologica del cuore. "A causa delle importanti alterazioni anatomiche del cuore del nostro paziente, la tecnica tradizionale sarebbe risultata molto più complessa e avrebbe richiesto un elevato utilizzo di Raggi X. Grazie al nuovo sistema tecnologico è stato possibile applicare questa innovativa tecnica “Raggi Zero” che, oltre ad evitare l’esposizione alle radiazioni per il paziente e per gli operatori sanitari che partecipano all’intervento - spiega il dr. Marinaccio - consente di realizzare una ricostruzione tridimensionale delle camere cardiache con un’altissima precisione permettendo di posizionare i cateteri con maggiore sicurezza e con una precisione inferiore al millimetro".

"L’utilizzo di sistemi di mappaggio che non richiedono l’utilizzo di raggi X - conclude il prof. Marchese - rappresenta l’ultima frontiera nella cura delle aritmie cardiache, oggi riservata a pochi centri d’eccellenza, ma che sicuramente nei prossimi 10 anni costituirà il nuovo standard per questo tipo di procedure. Questo importantissimo traguardo conferma sempre più l’ospedale di Piove di Saccocome struttura di eccellenza nel panorama Veneto e Nazionale".