Cronaca di Redazione , 01/09/2021 7:42

Il Preside dell’Itsituto Leopardi non chiederà il Green pass, ecco perchè

Istituto Leopardi Padova
Istituto Leopardi Padova

Il 13 settembre gli studenti delle scuole Superiori di Padova torneranno in classe e oltre all'uso della mascherina e al rispetto delle regole per l'igiene, agli insegnati è richiesto il Green pass. Sono molti gli insegnanti che rifiutano il vaccino e il preside dell'istituto privato Leopardi, Massimo Saretta, spiega in un messaggio che gira sui vari gruppi di Telegram che il certificato verde al suo personale non lo chiederà: “In tantissimi anni non ho mai fatto discriminazioni, né per etnia, né per religione, né per orientamento sessuale. Men che meno ora faccio discriminazione per il Green pass che viola l'articolo 32 della Costituzione italiana ('Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge' ndr) e la normativa comunitaria internazionale. Questa è una scuola privata, il Ministero della pubblica istruzione non può imporre il Pass. Tra l'altro noi non abbiamo nessun finanziamento, il Ministero non ci dà sovvenzioni, non ho nulla da nessuno. Questa è un'azienda che fa cultura, mi spiego? Fa scuola. Qui seguiamo le norme del rispetto del prossimo, però non mi sembra che mettere dei paletti nei confronti dei docenti che hanno scelto per vari motivi, perché ricordiamoci uno non si fa il green pass non perché non vuole, perché magari non può farsi il vaccino”.

La legge però è molto chiara e non fa nessuna differenza tra scuola private, statali e paritarie, infatti sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri si legge: “Tutto il personale scolastico e universitario e gli studenti universitari (che potranno essere sottoposti a controlli a campione) devono possedere il green pass. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso”.

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