Tragedia di San Pietro in Gu, l'autopsia: il bimbo è morto annegato

Il bambino di 7 anni trovato riverso a pancia in giù nella piscina centrale del centro natatorio di San Pietro in Gu è morto annegato. A dirlo è l’esito dell’autopsia fatta ieri dal medico legale. Esclusa quindi la morte a causa di un malore.
Il tragico incidente si è verificato poco prima delle 13 di lunedì 9 agosto. Stando al racconto dei genitori il piccolo, residente a Limena, era andato giocare con un amico conosciuto qualche settimana prima ad un camp di calcio. Qualche minuto più tardi il suo corpo è stato trovato privo di sensi nella piscina, profonda 1,23 centimetri. A vederlo la bagnina di 22 anni che si è gettata in acqua, l’ha portato fuori e ha subito iniziato le manovre salva vita. Sul posto anche il Suem con l’elisoccorso: prima le scariche con il defibrillatore poi il trasporto d’urgenza all’ospedale pediatrico di Padova dove alle 14.30 è stato dichiarato il decesso.
Come riporta il ‘Gazzettino’ secondo i risultati dell’esame autoptico non sono stati trovati segni particolari sul suo corpo ed è stato escluso il malore. L’autopsia è stata eseguita dal professore Andrea Porzionato dell’Università di Padova incaricato dalla Procura.
Sempre secondo quanto riferito dai genitori il figlio non sapeva nuotare e mai, a loro avviso, si sarebbe gettato in una piscina così profonda. Stando alle indiscrezioni però sembra che il bambino indossasse la cuffia ma che fosse sprovvisto di braccioli e salvagente. E’ da chiarire quindi cosa possa essere successo e perchè si trovasse in quella piscina.
Il quadro sarà più preciso tra una sessantina di giorni, termine entro il quale il professor Porzionato dovrà consegnare il risultato dell’esame autoptico. Sono intanto 5 le persone indagate per omicidio: i due bagnini e la direttrice della struttura oltre ai genitori.