E' morta Ida Maritan, la lottologa padovana portata alla ribalta da Maurizio Costanzo

E’ uscito il numero 47 sulla ruota di Ida Maritan, numerologa padovana, personaggio della tv commerciale degli anni novanta e dei primi duemila. IdaLotto si è fatta conoscere dal grande pubblico per le partecipazioni a Buona Domenica, condotta da Maurizio Costanzo: dava i numeri del lotto, rispondendo alle richieste con modi spicci e toni goliardici, partecipando allo show con la sua parlata popolare, evidentemente veneta. E’ mancata lo scorso 26 luglio: i funerali si sono tenuti nella chiesa di Sarmeola di Rubano, lì dove viveva.
DALL’ARCELLA Ida Maritan ha gestito una delle prime tabaccherie di Padova a diventare ricevitoria: erano i primi anni Ottanta. L’esercizio era in via Tiziano Aspetti. Tra caramelle, caucciù, sali e tabacchi, ecco le cartelle con i numeri del lotto scritti a mano. Dall’interesse crescente dimostrato dai clienti, l’idea di creare un appuntamento in tv: iniziò da Telecittà, poi Serenissima, anche Telenuovo, quindi a metà anni Novanta il passaggio ad un gruppo di emittenti che trasmetteva dalla Toscana. Il format era semplice: seduta, inquadrata a mezzobusto, sciorinava ambi, terni e quaterne a tutti i seguaci del lotto che la interpellavano in diretta. In sovrimpressione, solo i numeri di telefono per chiamare e i pacchetti di previsioni in vendita. Per qualche decina di mila lire, arrivavano a casa con il corriere.
TELEFONI BOLLENTI La signora Ida – perché così voleva essere chiamata – riceveva continue telefonate. Tanto che quando era in diretta servivano più telefoniste per smistare tutte le richieste. In un mondo che doveva ancora scoprire le email, arrivavano alla sua casella postale centinaia di lettere ogni settimana. Tra mazurche da sagra e pavarottiani Vincerò, Ida Maritan, con il passare del tempo, diventò più di un volto televisivo: le telefonate da casa spesso erano confessioni, con i telespettatori a raccontare speranze e segreti. Lei ascoltava e rispondeva: dispensando consigli e numeri, rivelando ambi e fatti personali, promuovendo i suoi servizi e quelli che definiva i valori di un tempo. La chiusura, con l’immancabile saluto: “Vi voglio bene!”
BUONA DOMENICA Il suo modo di porsi in onda, la parlata e la vasta schiera di affezionati con cui aveva un rapporto familiare, colpirono Maurizio Costanzo, che alla fine degli anni Novanta la portò sul palco del suo Show. Quando il giornalista romano diventò conduttore di Buona Domenica, le diede ulteriore spazio. Non più solo televendite bidimensionali, ma vere esibizioni: le previsioni del lotto, sempre in salsa paesana, tra sacchetti musicali, balli, sketch trash (o cult, a seconda dei gusti). In scena, in prime time, con personaggi del calibro di Paola Barale, Massimo Lopez, Claudio Lippi, Luca Laurenti e così via. Lavorò per le tv nazionali per una manciata d’anni, raccogliendo simpatie e antipatie: soprattutto una buona dose di visibilità. Poi, dal 2010, tornò stabilmente alle sue dirette per i network locali. Ad attenderla c’erano i suoi seguaci: gli aficionados del lotto che aspettavano il suo schietto “Ciao, chi sei?”
DICEVA DI NON GIOCARE In tv proponeva consulti privati, a pagamento. Ambi e terni li dava in diretta, o a chi chiamava il numero che iniziava per 199. Vendeva la busta pazza, lo sbancalotto, i fascicoli da giocare ogni primo del mese. Offriva le previsioni fatte assieme a Galev, suo marito. Ma lei, che aveva scelto di iniziare a fare una trasmissione sul lotto “perché tutti in tv parlavano di calcio”, diceva di non giocare. “Non perché non azzecchi le combinazioni, ma perché presto mi stufo di giocarle – disse in un’intervista a Il Tirreno, nel 1998 – E regolarmente, quando smetto di puntare, i numeri escono: l’anno scorso mi sono lasciata sfuggire così mezzo miliardo. Mi resta, però, il divertimento di smorfiare tutti gli eventi”. Del resto, il suo 16, la fortuna, l’aveva trovata altrove.