Opposizione dopo l'audizione di Zaia: Volevamo risposte, abbiamo avuto solo un monologo

“La discussione di oggi doveva avere ad oggetto un dato di fatto: da ottobre a marzo in Veneto c’è stata una impennata di decessi. E su questo attendavamo una risposta, una spiegazione da parte del Presidente Zaia. Abbiamo invece assistito ad un’ora di monologo senza alcuna indicazione sul punto. E ora stiamo ascoltando una sequela di tecnici, schierati a scudo umano sul presidente. È un atteggiamento sbagliato, segnale di una grave debolezza politica. Noi invece pensiamo che la mortalità della seconda ondata avrebbe dovuto essere affrontata con scelte politiche diverse, per mettere di più e meglio in sicurezza la salute dei veneti. Il permanere pervicacemente in zona gialla (impiegando dati discutibili) e utilizzare in maniera inappropriata gli strumenti diagnostici (vedi test rapido in ospedali e rsa) hanno contribuito ad arrivare tardi nel contrasto alla seconda ondata”.
Così Vanessa Camani, consigliere regionale del Pd, dopo l’audizione del Governatore Luca Zaia in Commissione Sanità. Zaia ha deciso di parlare in Commissione e non durante il Consiglio regionale (che è invece previsto alle 15, sempre di oggi) per avere la possibilità di far intervenire e rispondere alle domande specifiche i tecnici che hanno affiancato la Regione in questi mesi di epidemia da Coronavirus. L’audizione è stata chiesta ed ottenuta dalle opposizioni per fare chiarezza sull’aumento in Veneto dei contagi e dei decessi da Covid-19 nel periodo compreso tra l’ottobre 2020 e il marzo 2021.