Ecco il nuovo Prefetto di Padova, Raffaele Grassi: voglio essere l'uomo del dialogo VIDEO
“Giochiamo di squadra!" Parole che sono un imperativo, e allo stesso tempo un invito: al termine del primo incontro a Palazzo Santo Stefano, così il nuovo Prefetto di Padova ha incitato i suoi primi collaboratori, e come parlando alla città, salutato la stampa locale. Del resto, Raffaele Grassi, da poche ore arrivato a Padova, si è voluto presentare come “uomo del confronto e del dialogo” pronto a fare del gioco di squadra “il leit motiv della mia missione padovana per raggiungere il bene della collettività”.
CHI E' Originario di Ferrara, Raffaele Grassi, 61 anni, è stato nominato lo scorso 17 maggio Prefetto di Padova su proposta della ministra degli Interni, Luciana Lamorgese. Laureato in Giurisprudenza, Grassi è stato in Polizia dal 1988 fino al maggio del 2019. Dal 1988 al 1993 ha diretto la Squadra Mobile di Ravenna. In seguito, fino al 2012, ha prestato servizio al Servizio centrale operativo (SCO)di cui è stato direttore dal 2013 al 2015. Tra le divisioni dirette, anche quella contro la criminalità organizzata a livello transnazionale. Dal 23 febbraio 2019 al marzo 2019 ha ricoperto la carica di Questore della provincia di Reggio Calabria. Grassi è stato nominato Prefetto di Foggia il 14 maggio 2019, ricoprendo anche l’incarico di commissario straordinario del Comune di Manfredonia, sciolto per infiltrazioni mafiose. Quindi, l'arrivo a Padova per sostituire Renato Franceschelli, diventato Prefetto di Genova.
IL SUO PRIMO GIORNO A PADOVA “Vengo da realtà diverse, molto complesse come ce ne sono diverse al sud: ma ogni territorio ha le sue difficoltà - ha esordito Raffaele Grassi, ricordando di una lunga esperienza da dirigente di polizia orientata al contrasto delle mafie sul territorio italiano - Qui, studierò le complessità assieme ai rappresentanti delle istituzioni padovane: miro alla coesione sociale, penso alla Prefettura come punto di riferimento e di equilibrio per la comunità per affrontare le difficoltà che andremo ad esaminare. Padova è una città stupenda, in grande sviluppo. Ho dei ricordi di gioventù, da visitatore. La trovo profondamente cambiata ma sempre viva e meravigliosa”. La sua nomina, considerato il suo curriculum, fa pensare ad un particolare controllo di fenomeni criminali. “Non sono qui per questioni di mafia - ha sottolineato Grassi - Ovviamente, tra i compiti del Prefetto c’è anche quello di approfondire casi di infiltrazioni in determinati settori. E io lo farò. Del resto, è un momento storico delicato quello che stiamo vivendo: bisogna fare grande attenzione in questo momento ai fenomeni di usura. Per le aziende in difficoltà, i pericoli sono dietro l’angolo. Saranno argomenti che affronterò con le forze di Polizia”.
FORZA AL TERRITORIO Raffaele Grassi ha incontrato Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova: “Presto incontrerò i 102 sindaci della Provincia: voglio manifestare la mia vicinanza, ascoltare, confrontarmi con chi fa da front office con il cittadino” ha detto. E così la prima proposta: “I comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica (COSP) potranno essere anche decentrati - ha rivelato Grassi - Si terranno dove c'è il problema da affrontare: così cercheremo di far sentire maggiormente la presenza e il peso dello Stato in tutto il territorio provinciale”. Il nuovo Prefetto ha già incontrato i vertici delle forze di Polizia e presto incontrerà il Sindaco di Padova, Sergio Giordani. “Scelgo la strada della continuità rispetto a quanto fatto dal mio predecessore, Renato Franceschelli: dialogo, confronto, un rapporto costruttivo. I Cosp saranno il centro delle iniziative. Può essere che siano un appuntamento settimanale. Affronteremo tutte le tematiche, chiedo il tempo di capire quali siano le dinamiche più critiche. Può essere che venga rimodulata qualche strategia. L'obiettivo è contribuire alla crescita della città”. E ancora, una metafora sportiva a sigillare un auspicio. “A me piace entrare in campo e giocare di squadra. Trovare condivisione nelle decisioni: non entrare mai a gamba tesa”.