Cronaca di Redazione , 08/05/2021 9:25

Zaia e la querela a Balasso: nel mirino un post del sassofonista dei "Pitura Freska"

Fioreri, Balasso e Crisanti (foto Corriere)
Forieri, Balasso e Crisanti (foto Corriere)

Emergono nuovi dettagli della querela di Zaia nei confronti del comico Natalino Balasso. Tutto nasce da un post su Facebook del sassofonista dei «Pitura Freska», Marco Forieri, denunciato a sua volta.

La vicenda è raccontata dal Corriere del Veneto: "Il comico rodigino Natalino Balasso (e non solo lui) si troverà il 18 giugno prossimo di fronte al gip di Venezia Francesca Zancan , che dovrà decidere se archiviare le accuse di diffamazione lanciate nei suoi confronti dal governatore Luca Zaia, così come ha chiesto il pm Daniela Moroni. Chi invece finirà a processo è un altro volto noto dello spettacolo in salsa veneta, ovvero Marco Forieri, per tutti «Furio», sassofonista dei «Pitura Freska», band simbolo del reggae in dialetto veneziano degli anni Novanta. La «pietra dello scandalo» che ha portato alla denuncia pubblica di Balasso – «Luca Zaia chiede ai suoi avvocati di chiedere al giudice di indagare su di me nel caso qualcosa che probabilmente ho detto e che però non so cos’è (nell’atto non lo dicono) abbia recato offesa a lui», ha scritto su Facebook martedì scorso – è proprio lui.

O meglio un suo post del 7 maggio 2020 in cui sosteneva che il governatore, quando tra fine anni Ottanta e primi anni Novanta faceva il pr per varie discoteche, aveva proposto a Furio e al resto del gruppo «compagnia» (il termine usato era decisamente più rude) per la serata dopo il concerto. «Ora è il nostro governatore, figata!», aveva concluso ironico. Il post era stato rilanciato da Balasso sulla sua bacheca, così come da molti altri, e tutti erano stati denunciati da Zaia per diffamazione. Ma il pm Moroni ha ritenuto che solo Forieri, autore del testo originario, fosse accusabile di diffamazione e per questo ha disposto la citazione a giudizio. Il musicista, proprio a causa della grande visibilità ottenuta dal post, l’aveva subito rimosso. E poche ore dopo ne aveva scritto un altro a smentita del primo: «Il post su Luca il governatore è falso e lesivo nei suoi confronti e verso di me, diffido dal condividerlo. E’ una fake news. Non siate sciocchi!»"