Diffondere la cultura del rispetto, contrastare ogni forma di violenza e discriminazione di genere, promuovere ambienti di lavoro e comunità più consapevoli e inclusivi. Sono questi gli obiettivi del protocollo d’intesa firmato il 4 novembre da Confartigianato Imprese Padova e Fondazione Giulia Cecchettin ETS, che sancisce l’avvio di una collaborazione annuale dedicata alla prevenzione della violenza sulle donne e alla promozione di relazioni paritarie.

L’accordo si inserisce nel percorso avviato da Confartigianato Imprese Padova con la certificazione per la parità di genere, che impegna il Sistema associativo a garantire pari opportunità e valorizzazione delle differenze in ogni ambito organizzativo.
Nel corso del primo anno di collaborazione sono previste due iniziative di formazione interna dedicate al personale di Confartigianato (la prima già in programma il 14 novembre 2025, la seconda a fine 2026), un evento pubblico sulla parità di genere, che sarà parte delle celebrazioni per l’80° anniversario dell’associazione e la partecipazione alla realizzazione del Manifesto contro la violenza di genere, un percorso partecipativo verso il cambiamento culturale necessario per costruire una società libera dalla violenza e fondata sulla parità di genere, promosso dalla Fondazione Cecchettin insieme a numerosi stakeholder di rilievo nazionale.

“Questo accordo – spiega Gianluca Dall’Aglio, presidente di Confartigianato Imprese Padova – rappresenta un passo ulteriore del nostro impegno per costruire una cultura del rispetto, dentro e fuori le imprese. La collaborazione con la Fondazione Cecchettin ci permette di unire formazione, sensibilizzazione e testimonianza, portando un messaggio positivo nei luoghi del lavoro e della comunità.”

“La violenza di genere non riguarda solo la sfera privata: è un fenomeno sociale che attraversa anche il mondo del lavoro. – afferma Gino Cecchettin, presidente della Fondazione Giulia Cecchettin Ets. - Le aziende possono diventare luoghi fondamentali in cui formare gli adulti al rispetto e alle relazioni sane. Solo partendo da qui possiamo costruire comunità più consapevoli e libere dalla violenza.”