VIDEO | Famiglia e amici le priorità dei giovani, lo studio Enaip
Sanno di poter contare sulla famiglia, sui coetanei, sugli amici; si confidano anche a scuola, nel tempo libero frequentano parchi, piazze, campetti o case di amici, non usano le chat online come “rifugio”.
È il ritratto dei giovani presentato da Enaip Veneto nel secondo capitolo dell’ Equinozio della Formazione, di scena al San Gaetano.
Occasione per mettersi in ascolto dei giovani, incentrando il focus sul tema della comunità come dimensione fondamentale della vita sociale.
Giovani che dall’altra parte, faticano a proiettarsi oltre i legami familiari e amicali per dare un contributo nella comunità più ampia. Cosa chiedono agli adulti? Di fidarsi di più, di ascoltarli, sostenerli maggiormente quando sono in difficoltà e concedere loro maggiore libertà. Al mondo della scuola domandano più dialogo con formatori e tutor e la proposta di “attività psicologico/relazionali”. La ricerca promossa e condotta da Enaip Veneto in collaborazione con il proprio Comitato scientifico e la Fondazione Terzjus, ha coinvolto oltre 2.850 allievi dei corsi di Istruzione e Formazione Professionale di tutta la regione.
Dall’indagine emerge come i ragazzi rispetto all’attivarsi nella comunità esprimano fragilità tipiche della loro età, ma anche evidenti potenzialità. Ma abche la loro domanda forte al mondo degli adulti: chiedono sostegno, ascolto, ma anche spazi, pure dentro la scuola, per mettersi alla prova, rafforzare la propria autonomia ed essere protagonisti nella comunità.
Dato interessante anche la tenuta della famiglia, con genitori non assenti o distratti, dall’altro però anche un rapporto di dipendenza, possibile ostacolo per i percorsi di crescita, soprattutto sul fronte dell’autonomia. E, ancora, la diminuita capacità attrattiva dei mondi associativi, della comunità religiosa e, più in generale, di tutti quei contesti che motivano e alimentano la disponibilità all'impegno sociale.