A Padova emissioni di gas serra calate del 10,8% in due anni

Il terzo rapporto di monitoraggio del PAESC (Piano d'azione per l'energia sostenibile ed il clima), recentemente redatto e presentato in Commissione Ambiente, attesta i buoni progressi intrapresi dalla città sulla via della decarbonizzazione. Tale rapporto annuale è previsto dallo stesso PAESC, approvato dal Comune di Padova nel 2021, proprio per verificare che le misure in esso contenute per ridurre le emissioni climalteranti siano efficaci. A livello metodologico, i dati vengono raccolti facendo ricorso a fonti informative ufficiali o a valutazioni statistiche.
Il bilancio emissivo fotografa quindi lo stato delle emissioni climalteranti associate a tutte le fonti e a tutti i gas ad effetto serra (anidride carbonica, protossido di azoto, metano) relativi al territorio comunale.
L’analisi degli ultimi dati disponibili, riferiti al 2023, registra un -39% delle emissioni climalteranti rispetto all’anno di riferimento del 2005 ma soprattutto un -10,8% rispetto al 2021.
Un risultato molto significativo, ottenuto principalmente grazie a: l’efficientamento energetico degli edifici, trainato dall’effetto Superbonus; l’aumento degli impianti di energia rinnovabile (oltre 1.900 nuovi impianti fotovoltaici nel 2023) e i minori consumi elettrici; il miglioramento del servizio di gestione rifiuti; l’efficientamento dei processi di produzione industriale.
In dettaglio, le emissioni di gas serra passano da 1.881.235 tonnellate di CO₂ equivalenti nel 2005 a 1.147.952 t/CO₂ eq nel 2023.
Per quanto riguarda i diversi settori, la riduzione maggiore riguarda il patrimonio edilizio privato. Grazie alla riqualificazione delle abitazioni e degli edifici commerciali, il calo delle emissioni è stato infatti del 54,9% rispetto all’anno base (2005), con una contrazione in termini assoluti da 453.807 a 204.484 t/CO₂ eq. Bene anche il patrimonio edilizio comunale (-89,5%), la flotta veicolare comunale (-75,5%) e l’illuminazione pubblica (-71,1%), che ha tratto beneficio dall’adozione di tecnologie molto meno energivore, come i led.
Ciò evidenzia il grande impegno del Comune di Padova nelle politiche di contrasto ai cambiamenti climatici, che si realizzano attraverso interventi tesi alla riduzione della produzione di emissioni di gas serra, in ogni ambito possibile all’interno del proprio perimetro di competenza.
Anche la variazione percentuale tra il 2021 e il 2023 è buona: negli ultimi due anni c’è stata una riduzione delle emissioni in tutti i settori, fatta eccezione per il trasporto privato (+17,1%), a causa probabilmente del “rimbalzo” legato al post-covid e alla ripresa della vita “normale” dopo il periodo di lock down, quando il traffico veicolare subì un sostanziale arresto.
Per invertire questo trend sarà molto importante il ruolo giocato dalle nuove linee di tram e dal sistema Smart, così come le altre infrastrutture e i servizi dedicati alla mobilità sostenibile.
Da segnalare, tuttavia, che nonostante tale “rimbalzo”, la riduzione di emissioni dal 2005 al 2023 nel settore del trasporto privato è stata comunque molto marcata con un -30,1%, dovuta all’efficientamento della flotta circolante, con conseguente calo del consumo di carburante, in quanto il numero di veicoli immatricolati nello stesso lasso di tempo (+4,3%) è aumentato.
In sostanza, mantenendo il trend attuale e proiettando la riduzione delle emissioni al 2030, si potrebbe arrivare a un -59,1% rispetto al 2005, un risultato migliore dell’obiettivo fissato dallo stesso PAESC, che si attestava a -55,3%.
Risultato che risulta – come noto – superato dall’obiettivo sfidante di arrivare ad un bilancio emissivo neutro (pari a zero, tra emissioni prodotte ed emissioni assorbite) entro il 2030, così come previsto dal percorso della Missione europea “Climate neutral and smart cities”, alla quale Padova aderisce insieme ad altre 8 città italiane e 100 europee.
L’assessore all'ambiente Andrea Ragona commenta: “Sono dati positivi e incoraggianti che mostrano un trend positivo, un’ottima base di partenza per l’obiettivo che la città si è data per il 2030, verso il quale continuiamo a lavorare. Il Climate City Contract ci mette infatti di fronte ad una sfida maggiore di quella prevista dal PAESC, un salto di qualità che stiamo mettendo in campo grazie al coinvolgimento di tutti gli stakeholder della città perché la possiamo affrontare solo con un grande lavoro di squadra. Sicuramente grandi opere come il tram aiuteranno in maniera sostanziale, così come il lavoro costante per una gestione dei rifiuti di qualità, ma questo rapporto evidenza anche l'importanza di tornare a mettere in campo iniziative e agevolazioni rivolte ai cittadini per la riqualificazione e l'efficientamento degli edifici privati, uno dei settori con le maggiori emissioni.”
La consigliera con delega alla neutralità climatica Chiara Gallani aggiunge: “Il Comune di Padova ha da tempo integrato la lotta ai cambiamenti climatici nella propria agenda. Abbiamo approvato il PAESC nel 2021, ed è proprio grazie a questo lavoro che Padova è stata selezionata dalla Commissione Europea tra le 100 città che dovranno raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Questo rapporto, il terzo dall'approvazione del PAESC e aggiornato rispetto ai precedenti con miglioramenti metodologici, mostra una fotografia incoraggiante ma non ancora sufficiente. Il cambio di passo che ci è dato dal Climate City Contract permetterà di agire in maniera più ampia, con il coinvolgimento della città e il sostegno dell’Europa, elementi imprescindibili per raggiungere gli obiettivi e per lavorare in modo incisivo sui settori che rappresentano ancora il 93% delle emissioni complessive, ovvero i trasporti e l’edilizia privata.”
Il consigliere comunale Marco Concolato, presidente della Commissione consiliare VIII - Politiche dell’ambiente, del verde e dell’energia conclude: “L’ultimo monitoraggio ha riscosso l’apprezzamento dell’8ª Commissione, e conferma un trend positivo della nostra città verso la riduzione delle emissioni climalteranti. Un obiettivo ambizioso, per il quale è fondamentale il ruolo del Consiglio comunale per orientare le scelte dell’amministrazione e per promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini sulla sfida della neutralità climatica.”