Lara è arrivata in Italia dal Brasile con suo marito, ricercatore dell’Università di Padova, ma nonostante abbia provato più e più volte a spedire il kit da diverse sedi Postali padovane per richiedere il permesso di soggiorno, il processo non è mai andato a buon fine. Come lei tanti altri stranieri che negli ultimi 3 anni, come spiega la Cgil di Padova, hanno avuto serie difficoltà a ricevere il permesso di soggiorno, diventando, di fatto, persone clandestine, nonostante i documenti in regola per restare in Italia.

Un problema che sembra essere localizzato solo in Veneto, in particolare a Padova. Il motivo? La Cgil spiega che l’errore nascerebbe dagli Uffici Postali, che anziché verificare l’identità di chi fa richiesta per il permesso di soggiorno, e inviare la pratica in Questura, interrompe il procedimento per “mancanza delle condizioni di regolarità”, così come è successo anche a Lara.