Attualità di Redazione , 12/07/2025 15:24

VIDEO | Scritte anarchiche contro la polizia, rafforzati i controlli in città

Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze dell’Ordine, presieduta dal prefetto di Padova Giuseppe Forlenza, stamane. Presenti il Questore e i vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, un summit convocato in via d’urgenza dopo il ritrovamento nelle scorse ore in città di tre striscioni con scritte intimidatorie nei confronti degli appartenenti alle Forze di Polizia, all’Amministrazione Penitenziaria e all’Ordine Giudiziario. Un incontro per valutare i profili di rischio connesso al reiterato e ravvicinato susseguirsi di queste azioni di contestazione di matrice anarchica. È stato dunque confermato il rafforzamento dei servizi – già disposti nell’immediatezza dei fatti dal Questore – di prevenzione a carattere generale e di controllo del territorio, nonché l’adozione di mirate misure di vigilanza e sicurezza a protezione delle sedi istituzionali interessate. Il Prefetto ha espresso massima solidarietà a tutto il personale delle istituzioni oggetto di questi atti intimidatori. “Voglio rassicurare le donne e gli uomini in divisa, i magistrati e tutti coloro che, ricoprendo funzioni pubbliche, prestano ogni giorno il proprio servizio in favore della comunità – ha detto - sono già state adottate e verranno ulteriormente implementare importanti misure a tutela del personale e dei luoghi di lavoro. Le Forze dell’Ordine sono al lavoro per individuare i responsabili di questi gravi atti. A loro va il mio sostegno e la mia più sincera vicinanza”.

E vicinanza è stata espressa anche nella serata di ieri con un grande striscione lì dove in mattinata era stato rimosso uno di quelli intimidatori.

“Sempre dalla parte delle forze dell'ordine” hanno ribadito i Fratelli d'Italia, con il segretario cittadino Gabriele Zanon e il vice presidente del consiglio regionale veneto Enoch Soranzo.
"Padova è una città che in passato anche recentemente ha vissuto anni in cui la violenza era considerata uno strumento legittimo della lotta politica - spiega Gabriele Zanon, coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia - noi crediamo che quegli anni siano stati anni bui e diciamo mai più. Quella scritta subito tolta di mezzo va cancellata dall'atmosfera politica della città".