VIDEO | In Veneto la terapia con radioligandi per il tumore della prostata avanzato
Il tumore alla prostata è la neoplasia più frequente tra gli uomini nel Veneto con oltre 3 mila nuove diagnosi all’anno. Nonostante le cure nella nostra Regione assicurino una percentuale di sopravvivenza a cinque anni superiore alla media nazionale, resta una sfida importante. Proprio per ampliare il numero delle opzioni terapeutiche per le forme più difficili da trattare, il Veneto ha reso disponibile attraverso il Servizio Sanitario Regionale la prima terapia con radioligandi, che combina la medicina nucleare con l’oncologia di precisione, con l’obiettivo di dare una nuova opportunità ai pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente che hanno già ricevuto precedenti trattamenti.
La sua introduzione nei percorsi di cura regionali, dallo Iov di Padova, al Sacro Cuore di Negrar, all’Angelo di Mestre o al San Bortolo di Vicenza, segna un importante passo avanti nella gestione del tumore alla prostata avanzato. La terapia con radioligandi integra infatti la diagnosi con la cura, permettendo nello stesso tempo di localizzare le cellule tumorali che esprimono marcatori specifici che diventano poi il bersaglio terapeutico. Agendo in modo selettivo solo sulle cellule cancerose, si propone come un trattamento mirato e personalizzato capace di migliorare sopravvivenza e qualità di vita dei pazienti.
“Il suo valore aggiunto è la precisione”, sottolinea Matteo Salgarello, direttore della Medicina Nucleare dell’IRCCS ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella. “La terapia con radioligandi (RLT) rappresenta un’innovazione tecnologica nello sviluppo della medicina di precisione personalizzata, basata sulla teragnostica, cioè sull’unione del momento diagnostico con quello terapeutico. Si usa un radiofarmaco per la diagnostica che permette di identificare il target e un radiofarmaco analogo, quasi identico, in cui cambia solo l’isotopo radioattivo, per la terapia. Ciò che vediamo con l’imaging lo si tratta poi con il radiofarmaco dedicato.”
La terapia con radioligandi, disponibile da qualche settimana nella nostra Regione e dispensato dal Servizio Sanitario Regionale, consente ai pazienti con tumore alla prostata avanzato di avere un’altra linea terapeutica con cui proseguire le cure ed avere un’altra importante opportunità.