VIDEO | Divieto di balneazione multilingue alla spiaggetta del Brenta

La buona notizia è che gli accessi alla spiaggetta ribattezzata della morte per i numerosi annegamenti registrati, le ultime due vittime il luglio dell’anno scorso, sono diminuiti e di molto.
Merito anzitutto dei controlli di Carabinieri e polizia locale, anche ieri, domenica, scesi a ricordare il divieto di balneazione e a chiedere il riconoscimento di tutti i presenti sulle rive del Brenta.
Stamattina vertice istituzionale sulla sicurezza del tratto fluviale a valle del Ponte della Vittoria di Campo San Martino, con il Consigliere regionale Luciano Sandonà (promotore di una proposta concreta per l’interdizione estiva dell’accesso alla spiaggia a rischio), il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Piazzola sul Brenta, la Polizia Locale, gli uffici tecnici e ambientali comunali.
“Positiva la significativa riduzione della presenza nell’area, stimata oltre il 70% rispetto agli anni precedenti, il nostro impegno massimo è rivolto a salvare vite umane - ha ribadito il sindaco Dario Luigi Tardivo - nostro dovere ricordare che la balneazione in quel tratto specifico di fiume è estremamente pericolosa e rappresenta un rischio inaccettabile non solo per chi entra in acqua, ma anche per i soccorritori chiamati a intervenire in situazioni critiche”.
Affrontato il tema del degrado ambientale causato dall’abbandono di rifiuti nell’area, un fenomeno che, grazie ai controlli e all’azione coordinata delle forze dell’ordine, è stato anch’esso ridotto in modo significativo.
Previsto, nei prossimi giorni, un ulteriore tavolo tecnico alla presenza del Genio Civile e dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Veneto, per perfezionare in modo operativo le misure da adottare per l’estate 2025.
Intanto sono comparsi nuovi cartelli multilingue a rimarcare il divieto di balneazione, visto che molti dei frequentatori e delle vittime di quel tratto del Brenta sono stranieri.