Attualità di Redazione , 04/07/2025 13:44

Bollette +26%, Ascom: le più alte d'Europa per il terziario

Patrizio Bertin
Patrizio Bertin

La novità è che, dal 1° luglio, c’è la nuova bolletta che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) migliorare la trasparenza. Ma pare accertato che non sia questa la preoccupazione delle imprese e delle famiglie nei confronti del caro-energia. Molto di più preoccupano gli euro che in quelle bollette vengono indicati e che sono sempre più fuori controllo. Ma vediamo di andare con ordine. Negli ultimi anni, l’Europa e l’Italia hanno dovuto affrontare una crisi energetica aggravata dall'instabilità dei mercati internazionali. In principio fu l’invasione russa all’Ucraina a dare una spallata alle nostre convinzioni. Poi è arrivato il conflitto Hamas - Israele e, infine (almeno si spera) anche la crisi iraniana. Il risultato è che il caro-energia da problema emergenziale è diventato problema sistemico, con forti ripercussioni su famiglie, imprese e sulla competitività economica del Paese. “Partiamo da un dato - commenta il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin - che per noi è diventato inaccettabile: gli oneri generali di sistema gravano per circa il 26% sulle bollette elettriche del terziario. Questo significa che servono politiche e interventi strutturali per contenere l'impatto del caro-energia su famiglie e imprese, soprattutto se vogliamo che il sistema Paese possa ancora essere competitivo”. Cosa si potrebbe fare? “Intanto - continua Bertin - servirebbe un mercato unico europeo dell'energia che fosse in grado di rispettare il principio della neutralità tecnologica perché si deve far leva su tutte le risorse disponibili. Questo significherebbe un cambio di passo per l’Europa anche sul fronte energetico, ma le riserve, al riguardo, credo siano più che legittime vista l’inadeguatezza con cui l’UE si muove”. Ma una mossa deve darsela anche il nostro Paese. "Se i prezzi italiani di luce e gas sono tra i più alti in Europa - osserva il presidente di Confcommercio Ascom Padova - dobbiamo mettere da parte le scelte ideologiche e dobbiamo puntare su idrogeno sostenibile, nucleare avanzato, fonti rinnovabili ed efficienza delle reti. Servono scelte che siano realmente sostenibili non solo a livello ambientale, ma anche sociale ed economico".

Dunque, il tema energia è assolutamente centrale e prioritario per il sistema imprenditoriale. “Abbiamo non uno ma tre ordini di problemi - conclude Bertin - e si chiamano incertezza, costi e misure strutturali".