VIDEO | I Solisti Veneti in Basilica per lo “Splendore del Santo”: omaggio alla musica sacra
Nel cuore del Giugno Antoniano 2025, la Basilica di Sant’Antonio di Padova si trasforma in teatro di suggestione sonora con “Splendore del Santo”: il concerto dei I Solisti Veneti, diretti dal maestro Giuliano Carella, con la voce intensa del mezzosoprano Manuela Custer, e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Un evento che unisce due visioni della spiritualità musicale: quella moderna, sospesa e contemplativa di Arvo Pärt, e quella teatrale e luminosa di Vivaldi.
Fondati nel 1959, I Solisti Veneti sono tra i complessi musicali più celebri al mondo, portabandiera della musica veneta e barocca: negli anni hanno portato alla luce capolavori dimenticati, rendendo vivi, attuali e toccanti anche i repertori più antichi.
Il concerto nella Basilica del Santo è un’esperienza immersiva che fonde arte, fede e silenzio interiore. Ad aprire l’esecuzione “Silouan’s Song” di Arvo Pärt, preghiera strumentale di archi che si diffonde fra le colonne della Basilica. Poi un vibrante itinerario vivaldiano che mette in luce il profondo legame tra la musica del grande compositore, detto Prete Rosso, e la spiritualità.
Diversi strumenti ad arco accompagnano lo spettatore in un viaggio di comunione e di cultura.
Il culmine emotivo della serata è stato affidato allo Stabat Mater di Vivaldi, capolavoro della devozione mariana in cui la sofferenza della Madre ai piedi della Croce si trasforma in musica struggente. Con il canto di Manuela Custer, si dà voce ad uno dei testi più commoventi di tutta la liturgia cristiana.
Ogni nota è sospesa, ogni parola è un respiro condiviso con tutti i presenti: non è solo un concerto, ma una liturgia interiore comune, dove la musica accompagna la preghiera. La serata nella Basilica del Santo non è stata solo di spettacolo e cultura, ma un atto di comunione che lega l’uomo all’anima.