Attualità di Redazione , 20/06/2025 11:19

Adeguamento sismico all'Istituto Marconi, completato il primo stralcio

L’istituto Marconi dopo i lavori
L'istituto Marconi dopo i lavori

Sono conclusi i lavori di adeguamento sismico del complesso scolastico che accoglie il polo scolastico Marconi-Bernardi, relativi al primo stralcio dell’intervento che coinvolge l’edificio scolastico “ex Natta”, con l’obiettivo di predisporre un ambiente sicuro e moderno per studenti e docenti. L’intervento si inserisce nell’ambito delle azioni finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha destinato complessivamente 3,9 miliardi di euro alla messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole italiane, tra cui anche l’Istituto Marconi, uno dei 2.158 interventi previsti a livello nazionale.

Il progetto all’ITT Marconi (edificio ex Natta) è stato approvato nel novembre 2022, si è realizzato nei tempi previsti e ha comportato un impegno di tre milioni e mezzo di euro.

Commenta Luigi Bisato, consigliere provinciale con delega all’Edilizia Scolastica: «Questo importante investimento testimonia l’impegno della Provincia di Padova per garantire edifici scolastici sicuri, sostenibili e all’avanguardia, al servizio della crescita e della formazione delle nuove generazioni. L’intervento di adeguamento sismico dell’Istituto Marconi rappresenta infatti un esempio concreto di come le risorse del PNRR possano tradursi in opere utili, durature e sicure per la nostra comunità. Stiamo investendo in sicurezza, efficienza energetica e qualità degli spazi educativi, offrendo agli studenti e al personale un ambiente adeguato ai bisogni di oggi e alle sfide del futuro. Ringrazio la dirigenza scolastica per la collaborazione e tutti i tecnici e professionisti coinvolti per l’impegno e la serietà con cui stanno portando avanti i lavori. Questo progetto è solo uno dei tanti su cui la Provincia di Padova sta lavorando per garantire scuole più moderne, sicure e sostenibili su tutto il territorio».

Aggiunge Claudia Morara, dirigente scolastico dell’ITT Guglielmo Marconi: «In questi due anni abbiamo seguito questo cantiere, un adeguamento sismico che è stato molto importante perché sapere di avere delle aule rinforzate consente anche di lavorare con maggiore serenità e tranquillità per quanto riguarda la sicurezza dei ragazzi. Stiamo ripensando anche alla distribuzione degli spazi interni con delle soluzioni che permetteranno ai nostri laboratori di essere più funzionali e funzionanti. Un ringraziamento va alla Provincia e alla ditta che ha eseguito i lavori».

Nadia Vidale dirigente scolastico Istituto Ruzza: «L'istituto Ruzza al momento occupa quattro sedi in città[1], si tratta quindi di una scuola che soffre di una dispersione sul territorio. Ringrazio la Provincia per l'impegno che ha fattivamente assunto da subito, da quando io mi sono insediata, per trovare una soluzione a questo problema, in particolare per quanto riguarda la sede del professionale odontotecnico attualmente sito in via Callegari».

L’intervento

L’edificio scolastico è stato realizzato tra il 1969 e il 1972 e presentava una struttura portante in pilastri di cemento armato e solai in laterocemento. A seguito dei risultati delle analisi di vulnerabilità sismica che avevano evidenziato problematiche strutturali, è stato redatto il progetto di adeguamento sismico che ha interessato in questa prima fase il corpo si fabbrica che si affaccia su via Manzoni (denominate Corpo D1 e Corpo P).

Per il Corpo D1, il progetto ha previsto la costruzione di un “esoscheletro” in calcestruzzo armato, realizzato perimetralmente all’edificio, con funzione antisismica. Tale struttura esterna è progettata per assorbire efficacemente le sollecitazioni sismiche, migliorando significativamente la sicurezza dell’immobile.

Per quanto riguarda il Corpo P (la passerella di collegamento tra i blocchi D e A), si è reso necessario procedere alla demolizione, poiché il suo adeguamento non risultava economicamente sostenibile. È comunque nelle intenzioni della Provincia prevedere in un prossimo futuro la realizzazione di una nuova passerella strutturalmente e tecnologicamente avanzata.

Attualmente, le opere strutturali principali sono state completate, inclusi i pali di fondazione e l’esoscheletro. È stato inoltre già realizzato un cappotto termico sull’esoscheletro per migliorarne l’efficienza energetica. I lavori sono durati due anni e si sono conclusi nei giorni scorsi. Concluse le verifiche e la fase dei collaudi, l’edificio sarà consegnato alla scuola. Le aule saranno quindi utilizzabili per l’inizio del prossimo anno scolastico, quando gli studenti che in questo lasso di tempo sono stati collocati in via Cave e nella parrocchia di Santa Giustina, potranno tornare in sede centrale.

Varianti in corso d’opera

Nel corso dei lavori, approfittando dei ponteggi presenti in cantiere, è stata proposta dal direttore dei lavori una variante migliorativa per il contenimento energetico che è stata approvata dalla Provincia di Padova. In sostanza si è con questa realizzato il cappotto termico, non previsto in origine, oltre alla sostituzione dei serramenti di facciata. Questa scelta ha valorizzato il prospetto principale su via Manzoni, rendendolo più moderno e coerente con la vocazione tecnologica dell’Istituto Marconi.

 

Uno sguardo al futuro

Una volta completato l’intervento, il piano terra dell’edificio rimarrà temporaneamente nella disponibilità della Provincia per l’adeguamento degli spazi interni e la realizzazione di un nuovo laboratorio di aerotecnica, che andrà a potenziare l’offerta formativa dell’Istituto.

Conclusi i lavori di adeguamento sismico dell’ala Nord-Ovest del complesso scolastico, il Marconi sarà prossimamente destinatario di un altro, rilevante, progetto di intervento, con un ulteriore adeguamento sismico e il rinnovo funzionale di laboratori, palestre e spazi esterni, per un costo complessivo stimato in circa 39 milioni di euro (non PNRR).