VIDEO | Scontri e terzo mandato di sfondo alla chiusura del Festival delle Regioni
Ad accogliere il ministro dell’interno Matteo Piantedosi a Venezia il presidio dei centri sociali che hanno provato a sfondare il cordone di polizia arrivando allo scontro con gli agenti schierati in tenuta antisommossa tra fumogeni, cartelli e slogan contro il governo e contro il Decreto Sicurezza e più di qualche momento di tensione e un agente lievemente ferito.
“Sbagliato dire che il Decreto sicurezza è liberticida” la risposta del ministro.
Così il terzo ed ultimo giorno del quarto Festival delle Regioni di scena a Venezia che ieri ha visto la presenza del presidente della repubblica Mattarella a Palazzo Ducale e oggi l’assenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che non ha potuto partecipare agli incontri al Teatro La Fenice per un’indisposizione. "La premier Meloni non sta bene. Mi dispiace che non ci sia, ma una persona puo' ammalarsi" ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, la vedrò giovedì a Roma, - ha aggiunto- I governatori chiedono approfondimento sulla questione terzo mandato", riferendosi al voto in Consiglio dei ministri che ha impugnato la legge della provincia di Trento, con la Lega che ha votato contro.
Nessuna spaccatura confermano i ministri Piantedosi e Zangrillo, una valutazione tecnico giuridica, ma “nel merito politico del terzo mandato torneremo a discuterne”.
Diversa visione per il governatore Luca Zaia, il cui futuro è più che mai appeso alla questione: ” A me sembra che questa impugnativa del governo sia temeraria e sta diventando una questione nazionale".
“Hanno fatto bene i ministri della Lega di non votare a favore, è una questione di principio davanti a una Provincia a statuto autonomo, tra l'altro sancita dalla Costituzione”...