VIDEO | Papa Adeodato I è sepolto a Cinto Euganeo dal XVII secolo: è stato donato ai Contarini
Dentro le porte della Chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Valnogaredo, sotto l’altare maggiore, è conservato il corpo di Papa Adeodato I, 68esimo Papa della storia. Fu per quarant’anni prete a Roma prima di succedere a Papa Bonifacio IV il 19 ottobre del 615.
Anche se molto amato dai Romani, il suo papato durò molto poco: 3 anni e 20 giorni, tormentati da guerre, terremoti ed epidemie. L’etimologia del suo nome “dato da Dio” è simbolo della sua venuta alla guida dei cristiani in un’epoca particolarmente travagliata. Come sacerdote amava molto il clero, così tanto da prenderne a cuore la sua condizione.
Ma soprattutto Papa Adeodato fu il primo ad usare i sigilli in piombo sui documenti papali, oggi noti come bolle papali. Morì l’8 novembre 618 e il suo corpo venne sepolto nella Basilica di San Pietro, a Roma.
A portarlo poi fino a Padova, a Valnogaredo di Cinto Euganeo, nel cuore dei Colli, è stato Papa Innocenzo XII nel XVII secolo: fu un dono al doge Domenico Contarini, famiglia che lì aveva una delle sue tenute. Suo fratello Angelo era ambasciatore per la Serenissima di Venezia a Roma e godeva di ottimi rapporti con il Papa.
Così, da oltre 400 anni, nel padovano è sepolto un Papa, anche se risalente ad anni talmente tanto lontani che spesso viene dimenticato. E nonostante ad oggi non ci siano documenti ufficiali del Vaticano che ne attestino la veridicità, la storia parla chiaro: le sue spoglie furono un dono, così come fu lui in vita per gli ammalati, i più fragili della società.