Attualità di Redazione , 29/04/2025 17:03

VIDEO | Nella basilica del Santo la messa in suffragio di Papa Francesco

Nel 7° giorno dalla scomparsa, lunedì sera, la cerimonia di suffragio per Papa Francesco alla Basilica di Sant’Antonio.

A celebrarla, accolto dalla comunità dei frati, dal rettore della Basilica padre Antonio Ramina e dal ministro provinciale Roberto Brandinelli, il pastore della diocesi di Padova, il vescovo Claudio Cipolla.

“Ci troviamo per pregare uniti nell’affetto che ci lega a Papa Francesco”, ha detto nell’omelia monsignor Cipolla.

"Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce ma non sai da dove viene e dove va, così è stato per papa Francesco, preso dal confine del mondo, arrivato come un dono dello spirito che non riusciamo a contenere e delimitare.

Andando a Roma al suo funerale, nel contesto del giubileo degli adolescenti e stando in piazza nella concelebrazione – ha detto il vescovo di Padova – ho colto i frutti del suo impegno.

Essere in quella piazza, di fronte ai grandi del nostro mondo, è stato impressionante: si sono mossi da tutti i continenti, anche pensandola all’opposto, tutti lì, i potenti della terra che hanno in mano le guerre e le paci, le giustizie e le ingiustizie – ha detto monsignor Cipolla.

Ma anche la gente da tutto il mondo, una Chiesa Universale che è raro incontrare. L’universalità del mandato di Papa Francesco, il primo frutto.

Secondo: la dimensione della spiritualità di un’assemblea così grande ma veramente raccolta, che si percepiva e si vedeva nelle lacrime di tante persone.

Terzo: il messaggio del Natale, di una Chiesa profondamente incarnata dentro alle storie degli uomini, vedi l’eccezionale incontro al funerale di Zelensky e Trump. Perchè la Chiesa è dentro alla storia. 

Infine palpabile la sensazione della popolarità di Papa Francesco, sorprendente, tra i giovani, gli anziani, i potenti e i poveri, i senza fissa dimora, accolti a Santa Maria Maggiore, Francesco era fratello di tutti, vicino ai grandi come ai piccoli.

Grandissima la sua fede nel Vangelo, non si accontentava di una devozione. Il suo coraggio della trasparenza, di sfidare le cose che tutti si sarebbero aspettati, alla radice del Vangelo, con i migranti, con i carcerati, con gli esclusi.

Un grande testimone che lascia un segno e la speranza di proseguire nella sua strada"…