Assonidi appello alla regione, settore in crisi profonda

“I costi di gestione che aumentano; i contributi pubblici che, per contro, diminuiscono; la richiesta di posti che, paradossalmente visto che le nascite sono in calo, continuano a crescere; la carenza di personale qualificato sempre più preoccupante e, contemporaneamente, l’aumento dei servizi non autorizzati che operano al di fuori di qualsiasi regola; il mancato supporto da parte di taluni Comuni; le ispezioni per autorizzazioni e accreditamenti spesso vissute come scollegate dalla realtà operativa dei servizi: tutto questo rende insostenibile il proseguo della nostra attività”. Sono i tratti essenziali di una crisi che sta attanagliando i nidi e le scuole dell’infanzia privati, crisi della quale si è fatta carico la presidente di Assonidi Veneto, Elisa Pisani che, come si diceva un tempo, ha preso carta e penna e ha scritto al presidente della Regione, Luca Zaia e all’assessora Manuela Lanzarin, informando anche la Direzione UO Famiglia Minori Giovani e le segreterie di Lega Coop e FISM. “La preoccupazione della presidente Pisani - rilevano nella sede Assonidi Veneto presso Confcommercio Ascom Padova - è che il dialogo con l’istituzione regionale, vada al più presto ripristinato. Questo per evitare che il sistema collassi con conseguenze gravissime non solo per chi gestisce i servizi educativi, ma soprattutto per le famiglie e, come conseguenza diretta, anche per le comunità”. Pisani dunque auspica un confronto “prima della fine di questo mandato politico” che possa coinvolgere tutti gli attori del sistema nido e scuole dell’infanzia. “Ovviamente - conclude la presidente nella sua lettera alle istituzioni regionali - confidiamo in una risposta aperta al dialogo”.