Economia di Redazione , 18/04/2025 10:17

Prevista occupazione media del 70% negli Alberghi del Veneto per le festività Pasquali

Hotel delle Terme
Hotel

Una Pasqua veneta che promette una ottima occupazione per gli alberghi della regione con le Città d’arte che, secondo i dati dell’osservatorio federato turismo regione Veneto H-Benchmark Federalberghi Veneto, registrano una previsione media di occupazione del 63,7 per cento con un picco previsto per il 19 aprile del 70,2 per cento. Seguono le terme con una media del 76,9 per cento e un picco previsto per il Sabato Santo addirittura del 81,2 per cento e poi mare e lago che rispettivamente registrano un previsionale del 46,2 per cento il primo con un picco del 50,2 per cento e del 67,8 per cento il secondo con un picco previsto per il 19 aprile del 70,9 per cento.

“Sono dati” spiega Massimiliano Schiavon presidente di Federalberghi Veneto “che dimostrano due cose: la prima è che la tendenza del last minute è sempre più evidente sul mercato italiano, un po’ meno su quello estero, situazione che non deve più spaventare gli operatori perché di fatto ogni anno consolida la nostra regione come una delle principali mete turistiche a livello nazionale ed internazionale. La seconda è che nonostante il terrorismo mediatico sul meteo la gente ha voglia di riposo, vacanza e relax e sa perfettamente che in primavera non ci sono le condizioni meteo estive, e quindi si muove. Un plauso va a tutto il settore che mi sembra già abbastanza attivo e sul pezzo per questa prima prova di stagione. Tra qualche giorno verificheremo se le previsioni del nostro osservatorio siano state corrette, ma considerando i movimenti che già si notano sulle infrastrutture ritengo che i numeri - per ora - non mentano”.

Infine, sul paragone con gli anni passati Schiavon conclude “È sempre pericoloso o se vogliamo dire proprio sbagliato paragonare una stagione con un’altra. Ci sono troppe variabili che non consentono una valutazione ideale. Dal mio punto di vista dobbiamo guardare il quadro generale: oggi il Veneto è una delle regioni principe del turismo italiano. E questo lo dobbiamo alla preparazione degli operatori di questo settore. Possiamo migliorare, ma partiamo da un punto di classifica già molto alto, confermato poi dai numeri che ogni anno registriamo. Il lavoro da fare c’è e se vogliamo riguarda la competitività del servizio e la capacità di essere attrattivi sia per i turisti che per maestranze di qualità che sono necessarie per mantenere alto il livello dell’offerta”.