Attualità di Redazione , 29/03/2025 11:19

Nei prossimi due mesi +21.890 posti di lavoro per le imprese padovane

Giovani e lavoro
Posti di lavoro

Rimane sostenuto il numero dei posti di lavoro di cui necessitano le imprese padovane tra marzo e maggio 2025. Fermo restando che a marzo il fabbisogno si attesta a 7.470 unità (erano 7.260 a febbraio) adesso il fabbisogno complessivo del trimestre è pari a 21.890, per cui in leggera flessione rispetto ai 22.900 del trimestre dicembre - febbraio.

Dati raccolti da Unioncamere - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior che, in tutto il Paese, sonda periodicamente oltre centomila imprese con dipendenti sia del settore industriale che dei servizi e ne scatta la fotografia. Allora, se scendiamo più nel particolare, noteremo come Padova sia una provincia “a trazione terziaria”.

Schiacciante, in provincia, la percentuale del comparto sul totale dei 21.890 ingressi previsti: qui si raggiunge la quota ampiamente maggioritaria del 61,4% che lascia un 38,6% all’industria e alle costruzioni.

"Va onestamente detto che il “terziario” comprende pure la pubblica amministrazione, però è anche vero che il "terziario di mercato", ovvero commercio, turismo e servizi - commenta il presidente dell'Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin - ne è una parte importante. D’altra parte è noto come commercio e turismo, da soli, diano lavoro a un padovano su tre e, soprattutto, sono i settori che più di altri assorbono manodopera".

Più in generale sui 7.470 ingressi di marzo, il 20,4% sono dirigenti, professioni specialistiche e tecnici (17,4% il dato nazionale, 14,8% quello regionale); il 30,0% sono impiegati, professionisti commerciali e nei servizi (36,8% in Italia, 35,6% in Veneto); il 32,5% operai specializzati, costruttori di impianti e macchine (28,9% a livello nazionale, il 31,3% a livello regionale) mentre un residuo 17,1% riguarda professioni non qualificate (17,0% Italia, 17,1% Veneto). Infine il grado di difficoltà di reperimento delle figure professionali necessarie che oscillano, nel giudizio degli intervistati, tra il 48,2% dell’Italia ed il 52,9% del Veneto.

"E questo, purtroppo - conclude il presidente di Confcommercio Ascom Padova - è “il problema dei problemi", nel senso che, come è emerso anche in questi giorni, la difficoltà di reperire figure professionali è uno dei fattori che impediscono programmazione e sviluppo delle imprese, grandi o piccole che siano”