Accampamenti, bivacchi e la vendita di pasti monoporzione preparati sul momento all’interno di un negozio etnico, senza regolamentazioni, che causa un via vai continuo di persone. Una situazione che mette in allarme residenti e lavoratori: Piazza de Gasperi non sembra migliorare, nonostante una serie di interventi intrapresi nel corso degli anni. Più controlli, attività per riconsegnare lo spazio ai residenti, eppure il degrado c’è ancora. Scatole di metadone, siringhe, bivacchi e accampamenti: il Comitato di Piazza de Gasperi, nato proprio per porre fine a questa situazione, chiede nuovi provvedimenti.

“Sono persone che spesso non sanno di aver bisogno di aiuto, o che semplicemente non ne vogliono”, aggiungono durante il sit-in. Ciò rende l’articolo 12 bis della polizia locale inutilizzabile, perché prevede inclusione sociale per tutte quelle persone che non sanno dove altro andare, ma solo se l’aiuto è richiesto dagli interessati.

I residenti danno il via ad una raccolta firme per affrontare in un modo nuovo la situazione di degrado.

Azioni che i residenti sperano siano le ultime per ridare ufficialmente vita ad uno spazio frequentato, giorno e notte, da adulti e bambini.