Maddalena Tramonta, 30enne di Tribano, ha donato il midollo osseo e ha contribuito a salvare una vita. 

A dare notizia del suo gesto di generosità è stato il sindaco Massimo Cavazzana: “C'è chi, con un gesto semplice ma potente, riesce a illuminare la vita degli altri e a ricordarci la bellezza dell'altruismo. Maddalena è una di queste persone speciali. Con la sua recente donazione di midollo osseo, ha compiuto un atto di generosità che va ben oltre le parole, un gesto che può salvare una vita e donare una nuova speranza a chi lotta contro la malattia. Maddalena è una persona solare, semplice e generosa, con uno spirito altruistico che la rende unica. La sua decisione di donare il midollo è un esempio di grande umanità, un gesto che dimostra la sua capacità di andare oltre se stessa per aiutare gli altri. In un mondo spesso concentrato sull'individualismo, la storia di Maddalena ci ricorda l'importanza di prenderci cura gli uni degli altri e di fare la nostra parte per rendere il mondo un posto migliore. Il suo gesto è un invito a riflettere su come anche noi possiamo fare la differenza, donando un po' del nostro tempo, delle nostre risorse o, come nel suo caso, anche una parte di noi stessi per aiutare chi ne ha bisogno. Grazie Maddalena, per essere un esempio così luminoso di umanità e per ricordarci che la speranza e la generosità possono davvero fare la differenza! Il tuo gesto è un dono prezioso”.

Maddalena è un'educatrice e attualmente è impegnata come insegnante nel doposcuola per i ragazzi della primaria e delle medie di Tribano. Nel 2018 si era iscritta all'Admo, l'associazione di donatori di midollo osseo, e dopo la "tipizzazione", un semplice esame che ora avviene anche tramite un campione di saliva con un tampone, nel 2021 era stata iscritta al registro nazionale dei donatori. Quando un anno fa è arrivata la chiamata per la donazione non ha esitato a dire sì. Era compatibile con un soggetto fragile e dopo tutti gli esami di routine ha donato. 

La donazione di midollo osseo si può fare una sola volta nella vita e dopo averlo fatto i controlli di routine durano 10 anni. Una sola persona su 100 mila è compatibile con il ricevente.