Attualità di Redazione , 28/02/2025 14:03

Turismo termale veneto: calano ancora le presenze. Mortandello: "Ora strategie innovative"

Terme Abano
Terme

Il turismo termale veneto mostra segnali di difficoltà nei primi undici mesi del 2024, con presenze in calo dell'1,60% rispetto allo stesso periodo del 2023 e del 12,05% rispetto al periodo pre-pandemico. È quanto emerge dall'ultima analisi dell'ufficio statistico della Regione Veneto sui comprensori termali.

I dati evidenziano come, nonostante un volume complessivo di 772 migliaia di arrivi (+0,5% rispetto al 2019) e 2.596 migliaia di presenze, la permanenza media sia scesa a 3,36 giorni, rispetto ai 3,41 del 2023 e ai 3,84 del 2019. Il turismo italiano continua a rappresentare la maggioranza del settore con il 73,2% degli arrivi totali (564 migliaia), mentre il turismo straniero, che costituisce il 26,8% (207 migliaia), ha registrato una crescita del 2,2% rispetto all'anno precedente.

La difficoltà del comparto termale è particolarmente significativa perché in linea generale nel Veneto l'anno 2024 per quanto riguarda il turismo, si sta chiudendo con ottimi risultati: fino a novembre la destinazione Veneto vede un aumento di arrivi (+2%) e di presenze (+2,1%), rispetto allo stesso periodo del 2023. Le presenze distinte in base alla tipologia di destinazione, mostrano un segno positivo nei comprensori mare, città d'arte, lago e montagna, con una clientela sempre più straniera. Solo le terme, sempre fino a novembre, mostrano un calo di pernottamenti da parte di clienti italiani e stranieri.

Il sindaco di Montegrotto Terme, Riccardo Mortandello, commenta con preoccupazione questi risultati: “Abbiamo passato troppo tempo ad esaltare risultati parziali, senza renderci conto di segnali importantissimi che facevano presagire che non era tutto oro ciò che luccicava, in particolare la diminuzione della presenza media”.

Secondo Mortandello, la soluzione non sta nella pubblicità fine a se stessa: “Non basta fare pubblicità in maniera sterile sulle televisioni o all'estero, ma serve abbinare a questo anche la creazione di un nuovo prodotto turistico”. Il primo cittadino di Montegrotto sottolinea l'importanza di diversificare l'offerta, valorizzando non solo le terme ma tutte le risorse del territorio, come il Parco Naturale dei Colli Euganei e studiando un nuovo storytelling in chiave moderna per le terapie termali. “Finché la destinazione resta preda di egoismi e di investimenti futili, finché ci si arrocca in diatribe tra le varie associazioni di categoria, finché si resta schiavi di logiche prive di qualsiasi caratteristica tecnica di strategia turistica, non si andrà da nessuna parte -  avverte il sindaco - che rilancia la necessità di una coesione territoriale massima e di affidarsi a professionisti della comunicazione e del turismo, manager di destinazione che ci servono come l’ossigeno”.

Per quanto riguarda Montegrotto Terme, Mortandello assicura che l'amministrazione comunale sta facendo la sua parte con “una serie di importanti operazioni che vanno a diversificare l'offerta turistica”. L'obiettivo è quello di aumentare le presenze, destagionalizzare il turismo e far lavorare le strutture ricettive non solo nei weekend ma anche durante la settimana.