Noemi Slaviero festeggia 100 anni: grande festa a Selvazzano

Il sindaco Claudio Piron in rappresentanza di tutta l’Amministrazione Comunale e a nome dell’intera Comunità, ha portato un augurio speciale alla Signora Noemi Slaviero per i suoi 100 anni al’AltaVita-I.R.A..
“Grande festa – afferma il sindaco Claudio Piron – con tanti parenti e amici per festeggiare il traguardo dei 100 anni della Signora Noemi Slaviero. Una bella festa di famiglia con i tre figli, i cinque nipoti e i sei pronipoti. Una grande squadra che ha circondato la Signora Noemi di affetto, canti e musica, la proiezione di foto con scene di vita familiare, le vacanze al mare e in montagna. Ringraziamo il personale per il lavoro che svolgono e le cure verso le persone anziane che restano dei fari per guardarci indietro e per proiettarci in avanti”.
Noemi è nata a Pressana, in provincia di Verona, da Orlando ed Elena Franchin il 22 febbraio 1925, quarta di quindici figli (dieci maschi e cinque femmine). Orlando lavorava come agricoltore, mentre Elena si dedicava alla cura della numerosa famiglia. La vita trascorreva serenamente: i più grandi aiutavano i piccoli e giocavano tra le viti a pergola o sotto i numerosi alberi da frutta, a contatto con la natura e gli animali.
La tranquillità della famiglia venne poi sconvolta dalla guerra. I due figli più grandi furono arruolati, ma solo uno fece ritorno dopo un lungo internamento in Germania. Danilo, il fratello maggiore di un anno di Noemi, morì in Polonia e questo lutto segnò profondamente tutta la famiglia. La madre non abbandonò più gli abiti del lutto, mentre Noemi conservò per sempre il dolore per la perdita del fratello dolce e generoso. A settembre del '45 Noemi conobbe Andrea, appena rimpatriato dopo più di due anni di internamento ad Essen. Si sposarono due anni dopo. Con il matrimonio, le sofferenze degli anni della guerra si attenuarono e la vita riprese a scorrere serena, pur tra vari trasferimenti da Cologna ad Este e poi a Selvazzano, tra la cura dei tre figli e della casa.
Molti avvenimenti hanno scandito il passare del tempo: lauree, matrimoni dei figli e l'arrivo di cinque amatissimi nipoti. Gli anni della vecchiaia sono stati impegnativi per Noemi a causa della malattia di Andrea, che ha assistito con pazienza, amore e dedizione. Rimasta vedova, ha dedicato il suo tempo alle attività del gruppo "Caritas" della parrocchia di Tencarola.
A 87 anni ha affrontato una grave malattia, superandola grazie a un complesso intervento chirurgico. Ha affrontato la sofferenza con tenacia e pazienza, e questo le ha permesso di gioire per i suoi sei bisnipoti, che le danno un'immensa felicità e le fanno dire: "A me i bambini sono sempre piaciuti tanto", ricordando i suoi figli da piccoli e tutti i fratellini che aveva tenuto in braccio.
La pazienza, la riservatezza e la tenacia sono alcuni dei tratti più distintivi del carattere di Noemi, ma non gli unici. È sempre stata una persona curiosa, con il rimpianto di non aver potuto studiare oltre le scuole elementari. Questo rimpianto l'ha trasformata in una lettrice instancabile, con una particolare passione per Verga, che le ricordava la vita semplice e dura degli agricoltori del secolo scorso.
La sua curiosità l'ha portata a viaggiare fino in età avanzata, visitando l'Egitto, la Grecia e altri paesi. E’ andata persino a Zurigo e Barcellona per far visita alle nipoti che studiavano all’estero. Questi viaggi sono stati per lei fonte di grande gioia e soddisfazione, testimoniando il suo desiderio di scoprire e conoscere luoghi e culture diverse.
La sua è stata una vita lunghissima, segnata da grandi sofferenze e dalle incertezze di chi ha vissuto la guerra, ma anche dalla felicità per la pace conquistata e per il progresso di cui ha saputo godere.