Attualità di m.p. , 09/01/2025 15:14

VIDEO | Suicidio assistito, Camani: il parlamento deve agire

Una 72enne trevigiana è morta nelle scorse ore con il suicidio assistito, secondo caso in Veneto e quinto in Italia, mentre si continua ad aspettare una legge sul fine vita.

C’è il progetto di legge depositato da Alfredo Bazòli, deputato del Pd, ricordano i dem, compresa Annamaria Bigon, vicepresidente della commissione regionale Sanità, proprio lei che che contribuì alla bocciatura della legge popolare sul fine vita astenendosi dal voto, un anno fa.

Sul progetto regionale d’iniziativa popolare depositato dall’associazione “Coscioni” (sulla scorta di 9mila firme) che chiedeva tempi certi per rispondere ai malati terminali che chiedono il suicidio medicalmente assistito, si spaccò il centrodestra con Fdi e Fi contrari, il governatore Luca Zaia e parte della Lega favorevoli, come le opposizioni. Derminanti furono le 3 astensioni, due della Lista Zaia, ed una del Pd, appunto della consigliera Anna Maria Bigon.

Sono 15 le richieste di suicidio medicalmente assistito presentate alle Usl venete dalla fine del 2022 al settembre 2024. Sulla necessità di colmare il vuoto normativo si torna a discutere di fronte in queste ore al secondo caso di suicidio assistito in Veneto, per una 72enne trevigiana. 

“Amo la vita ma da troppo tempo la mia non è più davvero tale” ha detto la donna del trevigiano che da vent'anni combatteva contro una sclerosi multipla secondariamente progressiva e che è morta in seguito all’auto somministrazione di un farmaco letale fornitole dal Servizio sanitario nazionale, assistita dall’Associazione Luca Coscioni.