Donazioni di latte umano raddoppiate nel 2024 all'Ospedale di Camposampiero
Grande soddisfazione all'Ospedale di Camposampiero per i risultati che sta registrando la Banca del Latte Umano Donato, attiva nel reparto di Pediatria e Patologia Neonatale diretto dal dottor Luca Vecchiato e che ha recentemente ottenuto la certificazione internazionale ISO.
Come ci racconta il dottor Vecchiato: "La banca del latte umano donato di Camposampiero è nata negli anni 90. Era entrata fin da subito nell’associazione italiana banche del latte umano donato (AIBLUD) Ha avuto uno sviluppo con la terapia intensiva neonatale di Camposampiero, che è l’unica TIN della nostra Ulss. Il latte umano - continua il pediatra - risulta essere una terapia per un neonato prematuro. Infatti, riduce il rischio di alcune patologie del prematuro stesso e ha un forte impatto anche sullo sviluppo neuro-comportamentale. Per cui, in mancanza di latte materno, si può utilizzare il latte umano donato da altre donne. Il latte umano donato viene raccolto da donne di varie etnie e di varie razze e viene poi somministrato a tutti i nostri neonati indifferentemente. Una frase che ci siamo detti, qui in reparto, è che il latte umano donato non ha colore, mette tutti sullo stesso piano. È un atto di solidarietà umana e ci rende tutti uguali".
"La nostra banca - continua il dottor Vecchiato - aveva avuto una difficoltà nell’anno 2018 per cui era stata chiusa per carenza di personale. Nel 2022 siamo riusciti a riaprirla e abbiamo investito molto delle nostre attività nella banca del latte umano donato. Nell’ultimo anno siamo riusciti a somministrare latte umano donato ai nostri prematuri della Patologia Neonatale nella quantità di 34 litri, il doppio circa dell’anno 2023. Ed abbiamo così alimentato 37 neonati prematuri, sempre circa il doppio rispetto all’anno precedente. Abbiamo anche inviato una certa quantità di latte alla terapia neonatale dell'Azienda ospedaliera di Padova".