Attualità di Redazione , 10/01/2025 17:46

Al Museo di Geografia la mostra 'Il mondo in mano' dedicata alle guide di viaggio

Un pezzo della mostra ‘Il mondo in mano’
Un pezzo della mostra 'Il mondo in mano'

Al Museo di Geografia dell’Università di Padova apre la mostra “Il mondo in mano”, tra le pochissime al mondo dedicate alle guide di viaggio. Storia della loro evoluzione da “impersonali” manuali, a “narrazioni” di Grand Tour ottocenteschi fino a quelle “pensate” per i membri di una comunità. In esposizione “Italy, in its Original Glory, Ruine and Revival” di Franz Schott (1660), la prima guida del Touring Club Ciclistico Italiano (1895) e la prima Lonely Planet (1973).

Le guide di viaggio non sono solo un oggetto di uso comune per chiunque viaggi, ma sono anche uno dei generi più antichi e popolari della cultura occidentale. La loro storia affonda le radici nell’antica Grecia e il loro successo editoriale continua a manifestarsi nelle librerie e sul web. Le guide sono però anche una zona grigia, scarsamente esplorata e apprezzata dagli studiosi, perché spesso ritenuta effimera e priva di valore culturale.
Il Museo di Geografia dell’Università di Padova fa luce e valorizza questo ambito editoriale attraverso “Il mondo in mano”, un’esposizione di guide di viaggio pubblicate dal XVII secolo ad oggi, che verrà inaugurata martedì 14 gennaio alle ore 17.00, nella sede del Museo in via del Santo 26 a Padova. Lo stesso giorno, alla presenza degli autori Gian Paolo Chiari e Sara Dotto, verrà presentato anche l’omonimo volume, pubblicato da Cierre Editore all’interno della collana Mappamondi curata dal Museo di Geografia.

Tra le primissime mostre al mondo dedicate alle guide di viaggio, l'esposizione di Gian Paolo Chiari e Sara Dotto, realizzata con la supervisione scientifica di Giada Peterle, Chiara Rabbiosi e Giovanni Donadelli del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità, mette in mostra 40 guide di viaggio, pubblicate dal XVII secolo ai giorni d'oggi. Tra queste ci sono alcuni volumi di assoluto pregio e rarità, tra cui Italy, in its Original Glory, Ruine and Revival di Franz Schott (1660); la prima guida del Touring Club Ciclistico Italiano (1895), la prima Lonely Planet (1973).

“Siamo orgogliosi di aver contribuito a realizzare la mostra e il volume. È un progetto di grande valore e originalità, capace di mettere in luce l’evoluzione di un genere che ha contribuito a costruire l’immaginario geografico del mondo – afferma Giada Peterle, responsabile scientifica del Museo di Geografia –. Che sia attraverso una più tradizionale guida cartacea, un’app o un sito web, da sempre amiamo viaggiare pensando di poter tenere il mondo in mano: eppure, raramente ci chiediamo chi ha costruito quel racconto per noi e, soprattutto, cosa ci nasconde, mentre ci accompagna tenendoci per mano”.

“La mostra è organizzata in tre sezioni: la prima è dedicata all’affermazione della guida di viaggio come manuale, con la costruzione di un’autorità impersonale e “oggettiva” che propone le conoscenze e gli strumenti utili a realizzare il viaggio, trasformato in progetto. La seconda affronta un elemento fondamentale della guida, l’itinerario, osservandolo in cinque fenomeni a scala territoriale crescente: la mostra/esposizione, la città, la nazione, il Grand Tour e il viaggio in Oriente degli anni settanta del ventesimo secolo – spiegano gli autori Gian Paolo Chiari e Sara Dotto –. La terza ha come oggetto le guide ideate e prodotte da una comunitàper suoi membri o per una collettività di persone terze, o infine che contribuiscono a creare una comunità, con particolare attenzione alle guide per migranti, persone LGBTQ+ e con disabilità”.

“Le guide di viaggio hanno un fascino straordinario – conclude Giovanni Donadelli, curatore del Museo di Geografia – non solo anticipano e supportano le nostre esplorazioni attraverso una pluralità di linguaggi, ma raccontano i luoghi offrendo testimonianze di grande interesse, anche decenni o addirittura secoli dopo la loro pubblicazione. Per favorire la più ampia diffusione del lavoro, oltre al volume pubblicato per Cierre Editore, il museo ospiterà un ricco programma di eventi che approfondiranno diversi aspetti legati alle guide di viaggio rivolgendosi a pubblici diversi, tra i quali viaggiatrici e viaggiatori, famiglie con bambini, insegnanti e comunità LGBTQ+”.

La partecipazione all’inaugurazione e alla presentazione del volume è gratuita, previa prenotazione (https://mondo_in_mano.eventbrite.it). 

Aperta tutti i martedì e le domeniche pomeriggio congiuntamente con la visita al Museo di Geografia. Orari e biglietti disponibili al sito: www.musei.unipd.it/geografia/visite