Attualità di Redazione , 15/11/2024 16:13

Realizzata una mappatura del territorio per ridurre il rischio bellico residuo VIDEO

Mappatura rischio bellico

Realizzata una mappatura che mostra il rischio di incontrare durante gli scavi degli ordigni bellici ancora inesplosi: un’opportunità per scegliere in modo attento e preciso le aree in cui è più conveniente intervenire.

Più di 7 mila gli interventi di bonifica solo nel triennio 2021-2023 in Italia: migliaia di ordigni inesplosi che comportano ancora dei rischi per cittadini e imprese. Ancora più pericoloso nel nord Italia, nei luoghi in cui si sono combattute intensamente la Prima e la Seconda Guerre Mondiali. Nasce così il progetto per ridurre il rischio bellico residuo, promosso dall’Etra, dall’Università di Padova, dal Comando Forze Operative Nord dell’Esercito e dal Consiglio di Bacino Brenta.

Mappatura che è nata grazie agli archivi storici dell’Esercito Italiano: tra archivi fotografici e dati delle bombe sganciate, è stato possibile valutare gli effettivi rischi nelle diverse zone del territorio.